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Federico Venditti
Ossimoro

Con Deus, gli Ossimoro si confermano come una delle realtà migliori che la nostra penisola abbia partorito negli ultimi anni. Sound oscuro e testi negativi per un Rock puro e senza fronzoli, che sembra essere il perfetto ponte tra il Rock anni ‘70s e la musica d’oggi. Abbiamo contattato per l’occasione il chitarrista della band Federico Venditti, che ha gentilmente risposto ad una serie di nostri quesiti. Buona lettura.

Francesco Fornara: Voce
Federico Venditti: Chitarra solista e ritmica
Fabrizio Ferrante: Voce
Paolo Recchia: Basso

Altri articoli su A&B:
- Recensione di: Corvi nel cielo spento - 2008
- Recensione di: Deus - 2010
- Intervista: 2009

- A&B -
Ciao Federico, benvenuto di nuovo a te ed a tutta la band sulle nostre pagine. Sono passati circa tre anni dal vostro debutto Corvi Nel Cielo Spento e Deus. Come sono cambiati gli Ossimoro in questo lasso di tempo?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
Innazitutto grazie a voi dello spazio. In tre anni sono cambiate molte cose come l'affiatamento nel gruppo e la consapevolezza dei nostri mezzi. Corvi Nel Cielo Spento era un lavoro che racchiudeva un periodo musicalmente lungo, nel senso che alcune composizioni erano recenti mentre altre risalivano ad altre incarnazioni della band. Quindi credo che Deus sia più compatto e maturo e che i brani siano omogenei. Sembra che chi ha ascoltato i due cd abbia notato un miglioramento globale sotto tutti i profili.

- A&B -
Deus dopo svariati ascolti, mi è sembrato un disco se possibile, ancora più cupo e negativo del suo predecessore. I vostri testi riflettono i tempi che viviamo?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
In questi anni il mondo non è certo cambiato in meglio, anzi. Il nostro modo di comporre riflette quello che ci circonda. Infatti Deus è una sorta di concept (anche se i pezzi non sono collegati) sulla figura dell'uomo moderno e le sue ossessioni in cui guerra, religione e solitudine si intrecciano in un caleidoscopio di fobie che lo condurranno alla follia. Poi il sound delle chitarre è ancora più maligno e cupo rispetto al predecessore anche se forse questo CD è meno metal e più Stoner rispetto al primo.

- A&B -
La prima cosa che mi ha colpito, ancora prima di inserire il vostro CD nello stereo è stata la copertina. Anticipa quel senso di inquietudine della quale è impermeato il lavoro. Ce la vuoi svelare?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
La copertina è opera di un nostro amico di nome Alessandro, che ringraziamo per lo splendido lavoro. Infatti come da te notato l'immagine è volutamente negativa ed emana un senso d'oppressione. C'è una mano divina dalle sembianze femminili che scende giù da un cielo cupo per controllare come marionette l'esistenza degli uomini. Ovviamente è una metafora dei tempi che stiamo vivendo, dove in nome di una falsa libertà siamo in realtà schiavi inconsapevoli di una società consumistica e superficiale pronta a stritolare chi si oppone al conformismo vigente.

- A&B -
Senza ombra di dubbio il vostro sound è molto internazionale, cosa che va a scontrarsi con la vostra scelta di cantare i pezzi rigorosamente in italiano. Come motivate questa scelta, semmai ce ne fosse bisogno?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
E' stata una scelta naturale e non pianificata a tavolino. L'italiano è la nostra lingua e noi troviamo strano che ci sono gruppi che usano l'inglese solo per seguire un filone musicale in voga al momento. Senza presunzione credo che la nostra scelta sia coraggiosa perchè l'inglese in Italia non lo conoscono bene in molti e quando si è recensiti la pronuncia o i testi non vengono nemmeno giudicati. Noi oltre che per la musica veniamo analizzati anche a livello testuale e non sempre è una cosa a nostro favore (anche se fino adesso le reazioni sono state tutte molto positive).


- A&B -
Nella vostra musica non è difficile riscontrare molteplici influenze: da gli Alice In Chais passando dai Black Sabbath arrivando a formazioni italiane come Litfiba e Timoria. Quanto queste 4 bands hanno influenzato la vostra scrittura e c'è una band che non ho menzionato che invece vi ha dato la spinta per fare musica?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
Hai citato tutte bands per noi fondamentali. Io poi sono cresciuto a pane e Black Sabbath sin da piccolo. Gli Alice in Chains sono stati un gruppo fenomenale nell'unire un sound sabbathiano a cose alternative e ad un certo Blues. Per quanto riguarda i Litfiba e i Timoria ci piacciono a tutti anche se credo che la nostra proposta sia anche influenzata da un certoRrock indie italiano anni 90. Inoltre i nostri ascolti spaziano dal Thrash degli Slayer e primi Sepultura a cose più melodiche come Living Colour. Insomma siamo degli onnivori musciali e cerchiamo di utilizzare tutte le nostri influenze.

- A&B -
Deus è uscito per l'etichetta SG Records. Vuoi raccontarci come è nato questo sodalizio?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
La collaborazione è nata sullo space, siccome ho visto che si erano ascoltati dei pezzi del nostro primo CD. Siamo entrati in contatto e loro volevano pubblicare Corvi Nel Cielo Spento, che però avevamo già promosso con la Kickagency e in quel momento stavamo ultimando il mix di Deus cosi' abbiamo aspettato la fine delle registrazioni e siamo partiti con Deus. I ragazzi della SG stanno svolgendo un buon lavoro nella promozione del cd.

- A&B -
Voi come musicisti, fate parte di quella generazione che spesso proclama: "per colpa di internet non si vendono più dischi". Qual'è la vostra posizione in merito alle potenzialità del web e sopratutto, pensate che la discografia sia viva e vegeta o morta?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
Guarda penso che il formato CD sia morto a livello di vendite anche per i gruppi storici quindi figuriamoci per chi come noi ha iniziato da poco. Una band come i Cult, che noi adoriamo, pubblicheranno a breve una capsula di quattro pezzi invece del solito cd. Comunque non ci piangiamo addosso, siamo contenti di come stanno andando le cose per noi. E' un enorme soddisfazione leggere recensioni che dicono che siamo uno dei gruppi italiani più promettenti e bravi. Se si semina bene i risultati prima o poi arriveranno.

- A&B -
Tra i testi quello che mi ha sorpreso di più è quello di "Assassino", che racconta le gesta di un tizio assetato di sangue. C'è qualche indiretto riferimento ad un famoso serial killer?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
Quel testo piace anche a me, ma non l'ho scritto io. Comunque credo che non si riferisca a qualcosa di realmente accaduto, ma sia una metafora sull'opportunismo della gente.


- A&B -
Come state promuovendo Deus? Avete già schedulato delle date per portare le nuove canzoni in tour?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
Per le date live siamo cercando di organizzare un tour autunnale come spalla di qualche gruppo famoso, ma al momento non c'è niente di certo. Ci piacerebbe girare un video per uno dei pezzi, come già fatto con “Le Maschere”, e poi nei locali in cui è possibile proiettarlo prima del live.

- A&B -
Tornando un attimo alla vostra scelta di cantare in lingua madre, pensate che in un periodo dove ormai tutti i gruppi della penisola preferiscono cantare in inglese gli Ossimoro siano "penalizzati" da questo punto di vista?
- Federico Venditti [Ossimoro] –
Come dicevo prima è una carta in più nel mazzo e non  sempre viene recepita con il giusto spirito. E' vero potevamo cantare in inglese e forse avremmo suonato da più parti, anche all'estero, e forse avremmo avuto più visibilità come fanno tanti gruppi a Roma che suonano lenti alla Black Sabbath con cantato in inglese; ma che senso ha riproporre per l'ennesima volta la copia dei Saint Vitus? a noi non ci piace giocare facile e sopratutto lo facciamo per noi stessi.

- A&B -
Siamo arrivati alla fine. Mi piacerebbe che tu finissi questa intervista promuovendo il gruppo ed il nuovo disco. Lascia un messaggio come se fosse pubblicitario, magari con uno bello slogan, per convincere a chi ci sta leggendo di comprare e ascoltare la vostra musica.
- Federico Venditti [Ossimoro] –
Finisco dicendo che siamo sicuramente una band unica nel suo genere e se vi và di fare un giro nella parte più buia e oscura della vostra mente venite ad ascoltarci e non ve ne pentirete.... Il futuro è incerto e la fine


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