Scritto da Valeria Lupidi Giovedì 28 Settembre 2023 09:10 Letto : 851 volte
Lo spettacolo indaga nella vita familiare mettendone in evidenza tutte le sfaccettature: il rapporto di coppia, le tensioni lavorative, l'educazione dei figli, l'amicizia e l'opportunismo, la fedeltà, la ricerca di affermazione, il potere del più "forte". Tanti i temi affrontati in una rappresentazione che, in un loop temporale, propone lo stesso evento modificandolo, passando da una versione all'altra semplicemente cambiando un quadro appeso ad una parete sullo sfondo, ed ecco che tutto si rinnova e riprende vita. Commedia dolce-amara, che fa ridere e riflettere, ma, forse, anche indignare in alcuni momenti per la brutalità emotiva con la quale alcune situazioni vengono messe in scena. Voce fuori campo è un bambino che, seppure senza mai comparire, riesce a catalizzare il quadretto familiare, intento a trovare per lui una "giusta" modalità educativa. Diverse prospettive che i quattro protagonisti mostrano in tutta la loro diversità: cambi di umore, postura, atteggiamento, rivelano la loro comprovata capacità artistica oltre un'indole camaleontica. Spettacolo sicuramente particolare, originale nella sua dinamica, profondo nei suoi significati, e che riflette tutta la capacità creativa dell'autore, nonchè una spiccata attitudine per l'esplorazione dell'animo umano. Come sottolineato dal regista Leonardo Buttaroni "ogni mutamento interiore può far cambiare direziona a una vita, cambiando quella degli altri" ed effettivamente, è proprio questa la sensazione e la riflessione che questa rappresentazione lascia nello spettatore. Questa recensione si riferisca alla rappresentazione del 27 settembre 2023. |
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