Scritto da Valeria Lupidi Sabato 15 Aprile 2023 08:40 Letto : 676 volte
In questa messa in scena, come dichiara il regista Giorgio Caprile, si è scelta una versione in prosa invece che la forma operistica - solitamente rappresentata - per rendere la rappresentazione maggiormente fruibile. Anche l'utilizzo della lingua italiana, invece del dialetto veneto, seppure con qualche piccola variazione nelle battute, facilita la comprensione: solo Pantalone si esprime in veneziano, ma in modo assolutamente comprensibile. La commedia fa ridere e riflettere nello stesso tempo. Irride la categoria dei medici e degli "speziali" rappresentandoli incompetenti e disonesti. E' quindi facile il parallelismo con i nostri giorni e con personaggi senza scrupoli che rispettano più il denaro che il giuramento di Ippocrate o con le "big" industrie farmaceutiche. Lo spettacolo è molto gradevole e la scenografia riesce a ricreare, senza necessità di grandi spostamenti, i due ambienti nei quali si svolge la vicenda: la spezieria e la casa di Pantalone. Gli attori accentuano molto le prerogative dei singoli personaggi, così come si conviene nella commedia dell'arte. Battute, duetti, brevi monologhi molto apprezzati dal pubblico in sala, accompagnano tutto lo spettacolo, donandogli una piacevole scorrevolezza, peraltro propria dei testi del grande autore veneto. Una particolare citazione va riservata alla costumista Luisa Ludovico che in totale aderenza alla moda dell'epoca ha creato superbi abiti che donano un valore aggiunto a tutta l'opera. Pièce adatta ad ogni tipo di pubblico e ad ogni età: divertimento assicurato, eccellenti capacità interpretative ed un po' di storia del teatro italiano sono gli ingredienti che confezionano uno spettacolo ben riuscito. Questa recensione di riferisce alla rappresentazione del 14 aprile 2023. |
La finta ammalata Teatro Manzoni |