Nuovo adattamento teatrale per il famoso romanzo epistolare dell'autore settecentesco Pierre Ambroise-Francois Chodelors de Laclos Le relazioni pericolose.
Il Teatro deli Audaci dal 29 settembre al 2 ottobre mette in scena, con protagonisti Corinne Clery e Francesco Branchetti la celebre opera tratta dall'omonimo libro che fece scandalo all'epoca della pubblicazione per la sua disamina sui rapporti di potere e sulle passioni. La storia è conosciuta (e facilmente riciclabile in diverse rappresentazioni); in questa versione la vicenda si anima con le lettere di quattro personaggi che attraverso le epistole creano e distruggono rapporti "giocando" con la vita degli altri. Troviamo l'intrigante Marchesa di Merteuil, il libertino Visconte di Valmont, la rigida Presidentessa Madame de Tourvel e la giovane Cecile Volanges. Sul palco, inoltre, e questa è sicuramente la particolarità di questa versione del romanzo, si muovono due ballerini che incarnano il contenuto delle lettere animando la narrazione. Il romanzo, scritto nel 1782 è sicuramente un'opera in grado di adattarsi ad ogni periodo storico, prova ne sono le tante versioni proposte nel tempo al pubblico: quella in cinematografia del 1989 con la quale Christopher Hampto vinse l'oscar per la miglior sceneggiatura non originale con protagonisti John Malkovich e Glenn Close, una successiva diretta da Milos Forman, la rivisitazione in chiave teen di Cruel Intentions - Prima regola non innamorarsi che ha trasportato i personaggi nella contemporaneità con una ambientazione in un liceo americano, per arrivare alle più recenti trasposizioni in onda su Netflix (che peraltro non hanno riscosso particolare successo). Nella rappresentazione in scena al Teatro degli Audaci il regista Francesco Branchetti ha rispettato la caratterizzazione originale dei personaggi e l'ambientazione storica, apportando, come elemento di movimento - a parere di chi scrive necessario a stemperare la staticità delle scene considerato che i personaggi restano per tutto lo spettacolo immobili, in piedi, dietro un leggio - due ballerini che con le loro movenze danno vita agli episodi narrati nelle lettere, incarnando i vari personaggi e rendendo sicuramente maggiormente comprensibile la storia. Spettacolo che non delude gli amanti dei classici della letteratura, avvincente e audace, senza mai scadere nella volgarità. Nella, forse, un po' troppo lunga narrazione - oltre due ore di spettacolo - si può perdonare qualche sbavatura nell'eloquio e nella recitazione, compensata comunque dagli ammiccamenti di Corinne Clery e dall'ardore del Visconte di Valmont (interpretato da Francesco Branchetti). Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 29 settembre 2022. |
Le relazioni pericolose
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