Scritto da Paolo Marchegiani Domenica 24 Maggio 2015 21:18 Letto : 2129 volte
Photo Courtesy: Nino Saetti Sono state necessarie ben tre repliche consecutive per soddisfare la debordante fame di Napoli Centrale che Bologna aveva accumulato negli ultimi anni. Ed il suono intenso e mai superficiale di James Senese e della sua band ha ripagato questa attesa articolando con musica e parole il dolore e l’assurdità della guerra e le lacerazioni di una città, Napoli, da sempre coacervo di contraddizioni inestricabili. Il risultato è un progetto che nel corso degli anni ha saputo generare un sound ossequioso delle radici afro-partenopee, ma disponibile ad integrarsi di contributi strutturali capaci di fornire al proprio linguaggio una accessibilità universale a livelli musicali elevatissimi, preservandone tuttavia lo spirito antagonista e comunicativo. Lo stesso che trasuda questa sera nelle note di quella che, acclamata dal pubblico, nel ‘75 fu addirittura una hit, “Campagna” e in cui veniva tratteggiata l’inarrestabile ed insopportabile trasformazione della società da agricola in industriale con uno sguardo amaro e spietato, a tratti neorealista : “Che piova o che esca il sole, chi è bracciante a San Nicola / con la bottiglia piena di vino / va tutti i giorni a zappare. Campagna ... com'è bella la campagna...ma è più bella per il figlio del padrone della terra / che ci viene ogni giorno / a divertirsi con gli amici…Campagna ... com'è bella la campagna”. Tenore, soprano e voce di James Senese si alternano sui tappeti elettrici elaborati dal Fender Rhodes di Ernesto Vitolo su cui il bassista Gigi De Rienzo ed il batterista Fredy Malfi modellano articolate strutture ritmiche anche se il secondo, abile nei flames sui tom non è apparso sempre impeccabile nella marcatura dei breaks.
|
James Senese: Voce, sax soprano e tenore Data: 05/05/2015 Setlist:
|