Scritto da Gianluca Livi Venerdì 11 Agosto 2017 20:52 Letto : 6706 volte
In primo luogo vede, dietro alla consolle del mix, tale Steven Wilson, colui il quale ha avuto il pregio di far letteralmente rinascere il suono di storici e seminali album rock progressivo inglese. In seconda battuta - rispondendo a coloro che chiedono come mai il nuovo missaggio interessi soltanto 9 brani e non 21, quanti cioè andavano a comporre globalmente le tre opere discografiche citate - la riduzione ha una sua spiegazione legittima, seppur contraddistinta da un amaro retrogusto: si scopre, infatti, che i nastri multitraccia di 12 brani sono andati irrimediabilmente persi, talchè, nell'impossibilità di ottimizzare i nastri monotraccia, si è giustamente pensato di assoggettare al nuovo procedimento sonoro quantomeno quelli scampati alla disgrazia. Passando al merito dell'operazione, il remix è di livello eccellente, risultato del tutto atteso, del resto, quando si parla del noto e abile Wilson (sebbene il suo lavoro sia da taluni considerato troppo algido, poco aderente al sound caldo degli anni '70). Ma non è soltanto alla qualità audio che bisogna guardare, pensando all'acquisto di quest'opera: la tracklist, infatti, è estesa a 10 brani giacchè comprende un pezzo altrove inedito, "Freedom's Child", tratto dalle primissime sessioni di registrazione con Tony Visconti, produttore dei citati tre album (in realtà, il pezzo - una magnifica ballata dalle conotazioni vagamente pop - è inedito soltanto su vinile giacchè fu pubbicato nel doppio cd antlogico "Under Construction" del 1997). L'opera è stata commercializzata in due versioni, una in doppio vinile, l'altra nel formato Blu-ray/CD. Quest'ultima comprende un CD nel quale sono racchiusi i 10 brani in argomento, interamente remixati da Wilson, e un Blue-ray contenente gli stessi brani, più le loro versioni strumentali (sulla cui utilità, francamente, ci permettiamo di nutrire ampi dubbi), nonchè i tre album completi, seppur nell'originario missaggio di inizio anni '70. Il libretto allegato, come da tradizione, contiene esaustive note a firma del giornalista Anil Prasad, nonché interviste ai membri della band, a Wilson e a Visconti. Al riguardo, quest'ultimo ha dichiarato: "Ero un giovane molto ottimista nel 1970 e pensavo che la loro musica avrebbe salvato il mondo dalla mediocrità. Non vedevo l'ora di affondare i denti. Li ho talmente appoggiati che sono stato temporaneamente inglobato nella band per ogni album. Ho modificato i loro arrangiamenti e ho tirato fuori alcuni straordinari effetti che hanno dato al loro suono più profondità e immediatezza. La band sapeva che poteva contare su di me. Ricordo che c'era un grande cameratismo durante le sessioni di registrazione". Steven Wilson, dal canto suo, spiega che "per creare i nuovi mix, sono stati usati dei software che forniscono emulazioni di classici effetti esterni di stampo analogico, differenti canali e vecchi banchi. Sono stati usati programmi specifici idonei alla pulizia del suono, per arrivare a più elevate nitidezza, definizione e dettaglio. Non è stato mai perseguito l'intento di superare i mix originali ma, più semplicemente, si è cercato di offrire nuove prospettive". Opera da avere, non necessariamente destinata ai soli completisti. |
Derek Shulman: voce solista, basso Anno: 2017 CD/Blue-ray |