Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Venerdì 14 Settembre 2007 14:43 Letto : 3139 volte
Åhlén e soci sanno davvero il fatto loro, costruiscono ottimi riffs ma sanno anche accarezzare l'ascoltatore con un lento che è anche il momento clou di questo album: "Gypsy", la traccia numero cinque inizia con un bellissimo arpeggio di chitarra acustica e mantiene toni dismessi per tutti i quattro minuti e mezzo, per graffiare l'ascoltatore solo nello splendido ritornello dove la voce del già citato Åhlén fa la differenza. Un pezzo che fa bene al cuore e all'anima. "Lady" posta quasi in chiusura si apre con il banjo per poi esplodere un un riff dall'aroma desertico e prettamente hard dove batteria e basso si sfidano in un duello ritmico esaltante; il chorus pieno di seconde voci è ottimo. In chiusura cosi, i Backdraft decidono di congedarsi con un pezzo che possiede già l'aroma del grande classico: "Rise n' Shine", che pare essere uscita da una delle prime (e migliori) prove dei Black Crowes. Una band che insomma, senza girarci troppo intorno, nella sua carta d'identità riporta scritto Stoccolma, ma non si fa nessun problema a strizzare l'occhiolino (forse pure tutte e due) ai suoni di Jacksonville, città chiave per comprendere il movimento rock sudista americano. Il bello è che qui, lo si strizza con intelligenza e furbizia, senza nessun amarcord forzato o di comodità, questo è solo, diretto e "sporco" rock'n'roll. 80/100
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