Scritto da Fabio Loffredo Sabato 31 Maggio 2014 18:12 Letto : 2004 volte
Gli Holy Moses di oggi sono capitanati da Sabina Classen, singer indiavolata che quando canta sembra essere posseduta da presenze demoniache e tra urla e growls, rende la musica della band tedesca quasi impenetrabile e difficile, ma un vero thrasher sicuramente apprezzerà la loro proposta musicale e la loro violenza sonora. “Hellhound” è furioso, tecnico e puro thrash metal e la voce di Sabina è capace di gridare tutta la sua rabbia e “Triggered” ha ottimi momenti chitarristici e con “Into The Dark” le ritmiche rallentano un po', ma non la voce della Classen, sempre dura, spigolosa ed indiavolata. Non c'è un attimo di respiro e “Process Of Projection” e una speed thrash song, molto tecnica e tagliente, un pugno in pieno stomaco e per trovare un momento di “pace” dobbiamo aspettare verso il finale e “One Step Ahead Of Death” è quasi doom e psicadelica, almeno nella parte inziale, esplode poi nel classico Holy Moses sound e “This Dirt” è una piccolissima e tagliente scheggia di solo 1 minuto e sedici secondi, che non lascia scampo. Redefined Mayhem ci riconsegna gli Holy Moses di una volta, grinta, violenza sonora ed un thrash metal che da tempo non si ascoltava. 72/100
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Anno: 2014 |