Scritto da Andrea Marchegiani Giovedì 28 Giugno 2012 22:07 Letto : 2224 volte
Ma il repertorio sonoro è decisamente ampio, infatti il trio vira con scioltezza verso sonorità più funky con la sbarazzina "I Feel Great" o come avviene nel finale psicotico e coinvolgente di "Bertiga". Non mancano di certo venature jazzate, come nell’interessante digressione centrale di "Pay Attention", in cui vengono risaltate tutte le potenzialità di quest’ottimo chitarrista, abile nel fraseggio ed in grado di spaziare con maestria e raffinatezza su più fronti, senza mai risultare impacciato. Di rara bellezza è il brano "Middle East", caratterizzato da un mix di riff tecnici circolari, per poi spostarsi verso solchi più melodici ed improvvisativi, autenticamente romantici. L’unico neo riscontrabile è forse l’eccessivo impiego di sonorità elettriche talvolta marcate come avviene in "Riot" ed in "Disco Robot", che personalmente rovinano l’interessante impianto sonoro generale del disco. In Riot, Tohpati si discosta dall’intenzione principale, rimarcata nel precedente lavoro, di realizzare un lavoro con influenze multietniche, per concentrarsi su sonorità decisamente “più occidentali”. Forse, proprio per questo, il disco non aggiunge o toglie nulla al panorama fusion attuale, ma è comunque un lavoro che si fa ugualmente apprezzare per il giusto equilibrio di tecnica, gusto e personalità di Tohpati, affiancati dalla potenza espressiva del power trio. 73/100
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Tohpati: Chitarra, guitar synth Anno: 2012 |