Scritto da Sara "CRYPTOPSY" Mercoledì 11 Luglio 2007 13:37 Letto : 2758 volte
Se dovessi fare dei paragoni, sicuramente la prima band a cui si potrebbero accostare sono i Sepultura, quelli degli esordi come sound e quelli di “Roots” come spirito di sperimentazione. Il richiamo al cyber è dato da quel vago riferimento, tramite l’uso di suoni per così dire “spaziali”, ai Fear Factory. Il gioco è fatto: basta sommare, operare un classico “2+2” e capirete la sostanza di “Try”. I richiami sono più che palesi, ma in fondo i nostri ce la mettono tutta per far sembrare il malange quel tanto originale che basta a non farli sembrare una mera copia delle due succitate band. Se “Presence With War”, album del 2003, segna un salto di qualità (con masterizzazione fatta ai mitici Finvox studios) e di locazione (il gruppo infatti si sposta a San Pietroburgo), “Try” rappresenta la conferma di un nuovo corso per la band. Sebbene questo cd alla fin fine non rappresenti nulla di eccezionale a livello tecnico/compositivo, ha il suo punto di forza nella produzione, certo, nulla di trascendentale, non eccellentissima, ma sicuramente ottimale, ci permette cioè di capire quello che fa ogni singolo strumento e di carpire alcuni importanti dettagli creativi. E sotto quest’aspetto un grazie andrebbe ad un tale di nome Anssi Kippo, produttore tra l’altro dei tanto chiacchierati Children Of Bodom e Impaled Nazarene per citarne alcuni. Tirando le somme: un disco per chi non ha molte pretese e ami il trash alla Sepultura. 65/100
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Ind: Voce Anno: 2006 |