Scritto da Mario Dessalvi Martedì 05 Giugno 2007 11:50 Letto : 2307 volte
Il disco si apre con “Infected”, ottimo esempio di brano elaborato ma di facile ascolto, nel quale strumenti ed effetti elettronici scivolano sotto la suadente voce di Antonietta Scilipoti. La formula scelta dalla band consente di spostare il baricentro del pathos su fasi timiche improntate seulla crezione di atmosfere particolare così come sul contenuto dei brani. Una dote, quest’ultima, facilitata anche dall’utilizzo di liriche essenziali, tutt’altro che prolisse. Il disco non smarrisce mai la retta via, ben amalgamato da un filo conduttore presente nella maggior parte del disco, sebbene questo non pregiudichi la creatività delle composizioni, come dimostrano brani come “Away”, o la suggestiva “Limelight”, capace di entrarti in testa per poi risuonare un numero imprecisato di volte. Un discorso a parte va fatto per quello che, almeno a detta di chi scrive, è il brano più bello del disco: “Breakaway”. Di fronte ad una canzone del genere c’è poco da commentare e tanto da imparare. Stupenda. Le doti della band e in modo particolare di Luca Martello (chitarre ed “electronic grooves”) vengono fuori paradossalmente con la cover dei Joey Division “Love Will Tear Us Apart”. L’impiego astuto dei mezzi a disposizione della band irrompono infatti con prepotente padronanza, spregiudicatamente maestosi. Pochi avrebbero avuto il coraggio di aggiungere qualcosa di più ad un brano che brilla già di luce propria. Loro ci sono riusciti. Lei reinterpreta alla grande, gli altri non sono certo da meno. Il brano ti conquista sin dai primi secondi di ascolto e lo stesso tenore viene poi mantenuto nel resto del disco. My Kingdom Music ha azzeccato il colpo, il disco è promosso a pieni voti e tutto quello che possiamo augurarci è di ritrovare al più presto gli Even Vast sul nostro cammino, con l’auspicio tutt’altro che scontato che chi legga questa recensione non si faccia prendere da stupidi atteggiamenti esterofili e vada a toccare con mano la realtà di una band realmente valida, alla faccia delle mode e della superficialità diffusa |
Vincenzo DiLeo: Basso Anno: 2007 |