
Il condizionamento della società e della famiglia sono il punto focale di "ION", un intimo viaggio alla scoperta della propria identità ed un tentativo di ottenere accettazione per ciò che si è, e non per come si dovrebbe essere.
Lo spettacolo, nato da un'idea di Andrea Tosi, ospitato dal 21 al 26 febbraio a lo Spazio Diamante di Roma, esplora con sensibilità e crudezza i problemi dell’identità personale e sociale, proponendo un’esperienza artistica che assolutamente non lascia indifferenti. La rappresentazione risulta di grande impatto emotivo, un viaggio che ripercorre la difficile esistenza di un ragazzo omosessuale, Giovanni (interpretato da Alfredo Tortorelli), che cerca un posto nel mondo e soprattutto all’interno della sua famiglia nella quale, un padre padrone, una madre considerata “pazza”, un fratello "arrabbiato", ed un contesto sociale meridionale e provinciale, gli impediscono di esprimere liberamente la propria natura. Attraverso una narrazione cruda ed una messa in scena scarna, lo spettacolo affronta temi complessi: le famiglie disfunzionali, la difficoltà dell’accudimento, i pregiudizi sociali, la paura, la rabbia e la voglia (o il bisogno) di emergere da una condizione dolorosa. "ION", spettacolo vincitore del Premio inDivenire 2019 e finalista del Premio Carlo Annoni 2021, è un’opera molto particolare, impattante dal punto di vista emotivo. Come sottolinea Dino Lopardo, autore e regista dello spettacolo: “ION nasce dalla volontà di raccontare una storia autentica, che purtroppo assomiglia a tante altre, di dare voce a chi spesso viene ignoratə, liquidatə e tacciatə di essere diversə. Ma diversə da chi? È un lavoro che parla di coraggio, resistenza e amore, elementi fondamentali per il percorso di chiunque voglia essere se stessə senza compromessi”. L’opera non è di facile visione ed è più adatta ad un pubblico pronto ad accogliere il forte messaggio culturale che emana. Certamente è in grado di scuotere le coscienze, ma in alcuni passaggi, forse anche a causa dell’eccessivo uso (a parere di chi scrive) del dialetto stretto, risulta poco comprensibile. Forte la scena finale della gabbia: elemento fisico, ma soprattutto metaforico.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 21 febbraio 2025. |
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ION
da un’idea di Andrea Tosi scene e luci Dino Lopardo sostegno all’allestimento Collettivo ITACA produzione Gommalacca Teatro SCRITTO E DIRETTO DA DINO LOPARDO compagnia Collettivo I.T.A.C.A. con Alfredo Tortorelli Andrea Tosi Iole Franco PRODUZIONE NOSTOS TEATRO
Che cosa successe a Giovanni la sera prima del litigio furioso che ebbe con suo fratello Paolo?Di cosa parlò con lui? Che rapporto c’era tra i due? Il fratello, Paolo, è stato fin da bambino molto legato al padre, al contrario di Giovanni che invece ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la madre. Una madre che i due fratelli hanno conosciuto in maniera differente: Giovanni la ricorda come madre affettuosa, mentre Paolo come la pazza del paese. Lei che, dopo il secondo parto, cade in una forte depressione. Paolo fin da bambino ascolta il padre parlare della madre come un peso, come una palla al piede e di Giovanni come il figlio mai voluto. Giovanni vive sulla sua pelle il non essere accettato come figlio e tacciato dal padre stesso come diverso. Un padre “Padrone”, anaffettivo, chiuso nelle sue convinzioni che non accetterà mai la condizione di suo figlio neanche davanti alla morte. (Fonte: comunicato stampa)

Spazio Diamante Via Prenestina, 230/B, Roma Telefono: 06 2785 8101 www.spaziodiamante.it E’ possibile acquistare i biglietti ONLINE SU TICKETONE>> PRESSO IL BOTTEGHINO DI SPAZIO DIAMANTE (apertura un’ora prima dello spettacolo) PRESSO IL BOTTEGHINO DELLA SALA UMBERTO per gli orari di apertura al pubblico consulta il sito PRESSO IL BOTTEGHINO Di TEATRO BRANCACCIO per gli orari di apertura al pubblico consulta il sito
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