Scritto da Giada Venerdì 09 Settembre 2011 23:23 Letto : 2030 volte
Ad aprire l’EP c’è “The boy and the pokey town”, un brano senza dubbio orecchiabile, musicalmente leggero ma d’effetto, grazie soprattutto all’alternarsi di due voci diverse che giocano assieme ai riff di chitarra. Le distorsioni dominano la song successiva “Hope like there’s no tomorrow” che si amalgamo con gli effetti del synth, mentre alla voce principale maschile se ne affianca una femminile. In seguito vi è “Petrinne sonne” con i suoi accordi melodici, graffiati anche qui da qualche distorsione, ed una sezione ritmica che varia nel corso del brano. Le chitarre giocano un ruolo importante in “A lullaby”, anche se, dal titolo, si sarebbe immaginata una canzone più tranquilla, a mo’ dei Cure. Questo insegna a non ascoltare con i paraorecchi e ad arrivare alla finale “Red sun/black sand”, che chiude l’EP creando un’atmosfera sospesa e trasognata. Non c’è che dire: le tracce scorrono lisce una dopo l’altra; l’unico appunto è forse quello di fare qualche variazione sulla voce. In ogni caso con questo lavoro gli SJBMH hanno dato una nuova impronta alla loro produzione musicale, che ovviamente deve continuare per dare agli ascoltatori nuove emozioni. 67/100
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Ivan: Chitarra e voce Anno: 2011 Sul web: |