Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Lunedì 19 Aprile 2010 21:39 Letto : 2388 volte
Nei testi non mancano riferimenti che riflettono il sociale e l'amore ("L'Orlando innamorato" e "Non sarà mica la fine del mondo"), dove citazioni letterarie e metafore la fanno da padrone e si fondono perfettamente, ma sempre col piglio spensierato e amichevole che questo lavoro si porta dietro dall'inizio alla fine. Con "Giornata strana" si tocca l'assurdo, con l'autore che si appresta all'incontro con una figura femminile della quale non si ricorda nemmeno il nome, e nella finale "Walking" riaffiora il concetto della negazione accennato all'inizio, per un testo che parla del "niente", tra pasti in ascensore, tramonti senza pubblicità e camminate a piedi. Walking in conclusione, è un lavoro divertente, ricco di spunti buoni e che mostrano una verve ironica vicina ai grandi cantautori degli anni '70 come Giorgio Gaber e Rino Gaetano, un voluto ritorno alle origini della canzone italiana, come lo stesso autore ha descritto con decisione e lucidità: [Walking] è un piccolo manifesto: un ritorno alla natura, ed alla mia natura, quella del cantautore. Walking rappresenta la scelta di un cammino, quello della musica, ed è per questo che ho deciso di partire dal principio. Mi sono dato un nome, ed ho scoperto che per fare qualcosa basta farlo, e Non Giovanni farà solo quello che gli piace. 70/100
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Giovanni Santese: Voce e chitarra Anno: 2009 Sul web: |