Scritto da Corrado Nizza Martedì 12 Maggio 2009 13:08 Letto : 2526 volte
Gli arrangiamenti sono puntuali e vari (elettronica, piano, fiati, violoncello etc), i suoni sono robusti, c'è perizia tecnica da parte dei musicisti a sufficienza, e in generale l'album suona quadrato e compatto, nessuna sbavatura di sorta. Tutto fila liscio da manuale, senza particolari picchi, per una quarantina di minuti, in una specie di parata di canzoni-vetrina, dal retrogusto radio-friendly nonostante la varietà e la qualità dei generi messi in campo. Il compromesso dei torinesi Angercore non produce un disco capace di soddisfare i fan della dilaniata dicotomia “feroce”/”malinconico” di marca screamo né chi ha apprezzato il superamento dell'emocore operato da band come i Thrice o anche gli A.F.I., ma si arresta placidamente in una zona grigia abitata solo da jingle MTV-iani, riff edulcorati ed emozioni promesse, annunciate, e mai detonate; in attesa di finire in qualche playlist trendy. 49/100
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Andrea Bigando: Voce Anno: 2008 Sul web: |