Scritto da Gianluca Livi Venerdì 29 Marzo 2024 06:10 Letto : 598 volte
Anche per ciò che afferisce questa uscita discografica, la tiratura è di 300 copie numerate, di cui 100 in vinile marbled rosa/bianco/nero (numerazione 101-200), 100 in vinile marbled verde/bianco/nero (numerazione 201-300), 100 in vinile nero, le cui prime 70 copie sono sublimate da una placca in metallo delle dimensioni di 30x30 cm. A differenza dell'altra, la confezione è gatefold, pur con foglio singolo a sinistra e busta a destra; al suo interno sono presenti numerose foto nonché una breve biografia ed indicazioni afferenti alla discografia e alle formazioni. Come tutti i bootleg, sono presenti alcuni errori nei credits: il brano "Metamorphosis", ad esempio, non è citato nella tracklist ma è regolarmente presente in scaletta (tra "Status: Still Thinking" e "Internal Conflicts"), mentre il citato pezzo "Masked Jackal" è erroneamente trascritto "Masked Jacktal". Il primo concerto riporta una tracklist equamente attinta da 4 dei 5 album della band: "The Lethargic Age", "Status: Still Thinking", "Internal Conflicts" e "Grin (Nails Hurt)" da "Grin" (1993), "Reborn Through Hate" dall'esordio "R.I.P." (1987), "Divine Step (Conspectu Mortis)", "Mental Vortex", "Metamorphosis", "Semtex Revolution" da "Mental Vortex" (1991), "Read My Scars", "D.O.A." da "No More Color" (1989); è inoltre presente "Der Mussolini" cover dei Deutsch Amerikanische Freundschaft riportata soltanto nell'antologia "Coroner" (1995). "Punishment For Decadence" (1988) è colpevolmente ignorato, doverosamente tributato, invece, nella seconda data, estratta proprio dal tour di supporto a quell'album, con i brani "Shadow Of A Lost Dream", "Absorbed", "Sudden Fall", "Masked Jackal" e la ricorrente cover "Purple Haze" di Jimi Hendrix, ai quali si affiancano i brani "Reborn Through Hate" e "Totentanz" da "R.I.P.". Con l'aggiunta di questi ultimi 7 pezzi, il titolo qui recensito si evidenzia quale perfetta sintesi dell'intera discografia della band, con testimonianze attinte da tutti i lavori in maniera tutto sommato bilanciata. Tuttavia, questo bootleg è caldamente sconsigliato a chi volesse acquistare un disco dal vivo dei Coroner - del tutto assente nella loro discografia ufficiale - considerando la non eccellente qualità del concerto del 1988 sopra largamente stigmatizzata. Clicca QUI per leggere l'intervista realizzata a Ron Royce. |
Ron Royce – bass, lead vocals
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