I Coroner ci sono riusciti nel migliore dei modi e attraverso pochi, ma fondamentali lavori, hanno lasciato il segno. Questa band ha tracciato nuovi percorsi, ancora oggi non del tutto esplorati, ed ha elevato il thrash-death a una dimensione superiore. La loro musica è fatta di riff complessi, ritmi cangianti e assoli di rara intensità. I brani costruiscono paesaggi sonori sorprendenti ed emozionanti. I veri fans non li hanno dimenticati e dopo tante pressioni la band è tornata nel 2011 (dopo circa 15 anni di silenzio). Finalmente ora il gruppo raccoglie i frutti di quanto seminato nei primi anni ‘90. Ron Broder (meglio conosciuto come Ron Royce), cantante e bassista, ci racconta passato, presente e futuro dei Coroner.
A&B - Ciao Ron, ci racconti brevemente come sono nati i Coroner? Come hai incontrato Tommy e Marky? RON - Ciao ragazzi. Suonavo in una band chiamata "Diamond". Noi prendemmo un nuovo batterista ed eravamo anche alla ricerca di un chitarrista. Il batterista ci ha poi presentato Tommy, che di fatto si unì alla band poco dopo. Dopo aver suonato alcuni concerti insieme, Tommy ed io abbiamo deciso di lasciare la band, perché entrambi avevamo il desiderio di intraprendere una carriera musicale professionale. Naturalmente, avevamo necessità di trovare un batterista. Tommy accennò a Marky, che nessuno di noi due conosceva personalmente, ma che avevamo già notato in alcuni concerti e sapevamo anche che aveva suonato in una band chiamata "Coroner". Già allora Marky sembrava una rockstar, vestito in modo molto suggestivo, con la sua giacca di pelle bianca. Finalmente lo abbiamo incontrato ad un concerto e gli abbiamo parlato. Abbiamo capito fin da subito che anche lui cercava nuove opportunità. Era il 1° Aprile del 1985, quando tutti e tre ci siamo incontrati in una sala prove e per la prima volta abbiamo suonato insieme.
RON (on the left) with Diamond - 1981
A&B - Cosa ricordi dei primi anni (parliamo del periodo in cui uscì Death Cult Demo)? RON - Soprattutto il fatto che ancora non avevamo un cantante in quel periodo. Marky conosceva Tom G. Warrior dei "Celtic Frost", che poi ci ha aiutato sobbarcandosi le parti vocali, scrivendo i testi per tre canzoni e aiutandoci con la produzione del nostro primo demo tape Death Cult. Infine, ci ha anche presentati alla casa discografica, la 'Noise International' a Berlino. Non è finita, perché ci ha fatto capire come si lavora in uno studio di produzione professionale.
A&B - Spesso i Coroner sono stati paragonati ai Celtic Frost. A nostro avviso si tratta di un errore perché la vostra musica è molto diversa (e più tecnicamente strutturata). Sei d’accordo? RON - Sì, sono d'accordo, i nostri stili musicali sono molto diversi. Credo che siamo stati spesso collegati ai "Celtic Frost" per via delle parti vocali cantante da Tom e anche perché Tommy e Marky hanno lavorato come roadies per i "Celtic Frost" durante il loro tour statunitense.
A&B - Perché avete scelto la “Morte” come tema principale dei vostri testi? RON - Soprattutto perché questo tema è direttamente correlato al nome della band. Le mansioni principali di un coroner, dopo tutto, hanno a che fare con la morte. Essa rappresenta anche l'aspetto più oppressivo e rifiutato nelle nostra vite. È un tema scottante ma che rimane senza tempo.
A&B - Qual è il vostro album più venduto (e perché, secondo te)? RON - Noi non conosciamo con chiarezza i dati di vendita, ma probabilmente No More Color. Credo che abbia venduto molto perché eravamo nel pieno del tour statunitense, peraltro per la seconda volta in poco tempo, e probabilmente eravamo all’apice del nostro successo come musicisti. C’è da dire che all’epoca per quel disco negli Stati Uniti avevamo come distributore una major e cioè la 'CBS'.
A&B - Grin è molto diverso dai dischi precedenti. Noi riteniamo che abbia subito l’influenza delle nuove tendenza musicali anni '90. Perché avete scelto le sonorità "industrial"? RON - La maggior parte delle canzoni di Grin sono state scritte e arrangiate da Tommy. Ho partecipato come compositore soltanto in due brani. La mia influenza era limitata, quindi. Per questo motivo credo che dovreste chiedere a Tommy per avere una risposta più precisa.
A&B - Siete stati coinvolti nella pubblicazione del doppio disco The Unknown - Rare And Unreleased? RON - Quel lavoro uscì nel 1995 soltanto su nastro. Su richiesta di due etichette, una italiana e l’altra greca, il lavoro è stato ripubblicato su vinile in numero limitato di copie [500 copie nel 2012 - n.d.R.].
The Unknown - Rare and Unreleased
A&B - Avete spesso suonato delle cover (in studio e dal vivo). Sappiamo che avete registrato una cover di "Parasite" dei Kiss alla fine degli anni '80. Al momento, questa canzone è ancora inedita (dal vivo l’avete suonata soltanto nel corso del tour del 1990). Pensi che sarà pubblicata prima o poi? RON - Sì, proprio quando eravamo in studio per registrare No More Color, venimmo a sapere che lo stesso pezzo era stato coverizzato anche dagli "Anthrax" [che poi lo pubblicarono nel 1991 sul disco Attack of the Killer B’s - n.d.R.]. Questa è la ragione per cui quella cover non è apparsa in quell’album.
A&B - Quali altre canzoni vorreste coverizzare? RON - Sto pensando a "Smoke on the Water" dei "Deep Purple"…, haha, sto scherzando naturalmente. No, parlando seriamente, forse qualcosa dei "Rush", vedremo. Quando si esegue una cover, l’arrangiamento originale deve essere messo da parte, a mio parere, a tal proposito mi vengono in mente le interpretazioni che ha fatto Johnny Cash di "Personal Jesus" dei "Depeche Mode" e di "Hurt" dei "NIN".
A&B - Hai qualche ricordo del vostro concerto di Milano del 6 giugno 1993 (presso lo Zimba) con gli Annihilator? (Uno di noi due era lì ...) RON - Io purtroppo ricordo solo che abbiamo saltato un concerto a Milano perché l'organizzatore ci ha trascinato per tutta la città allo scopo di farci mangiare una buona pizza e siamo rimasti bloccati nel traffico. Siamo quindi arrivati un po’ troppo tardi all’incontro e il promoter ci disse che eravamo in ritardo per suonare. Mi sento ancora in colpa per questo e mi dispiace molto per i fans.
A&B - Dal vivo avete un suono molto secco e pulito. Credi che sia dovuto alla presenza di un solo chitarrista? RON - Alcuni sostengono addirittura che la chitarra di Tommy suoni in maniera opulenta, come se ci fossero 3 chitarristi. Scherzi a parte, penso sia dovuto al fatto che abbiamo trascorso metà della nostra vita, dalla tarda adolescenza fino ai trent'anni, in sala in prove… siamo stati devoti esclusivamente alla musica e alla band.
A&B - La mancanza di esposizione mediatica ha portato la band a sciogliersi nel 1995. Vi siete riformati 14 anni più tardi. Perché una pausa così lunga? RON - Perché in realtà non abbiamo mai pianificato un ritorno. I motivi principali del nostro rientro sono stati solo la grande richiesta da parte dei fans e le buone offerte ricevute da vari promoters che chiedevano spettacoli con la reunion.
A&B - Noi pensiamo che, negli anni '90, molte persone non abbiano compreso il vostro reale valore. Pensi che oggi le capacità dei Coroner - come musicisti e compositori – saranno finalmente apprezzate? RON - Probabilmente sono più apprezzate oggi che durante i primi anni della nostra carriera. Stiamo approfittando del fatto che, in questi giorni, vi è una generale rivalutazione ed una corsa al ritorno delle band di quel periodo.
A&B - Come è andato il tour del ritorno? E l’esperienza nel 2012 del “70000 Tons of Metal tour”? RON - Una bellissima esperienza. Inizialmente avevamo programmato di fare soltanto cinque concerti. Siamo stati molto sorpresi dal successo inaspettato e dalla richiesta di tenere più concerti, cosa che ci ha permesso di partecipare ad eventi molto speciali - come il "Wacken", "l’Hellfest" o il "70000 Tons of Metal tour" - e la possibilità di suonare in diversi continenti.
RON live in Italy - 10 Dec 2011
A&B - Nel mese di febbraio 2014, Marky ha lasciato la band (Marky aveva dichiarato: "E’ il momento di esplorare nuove sonorità, senza il peso del passato sulle spalle"). È stato un "divorzio amichevole”? Che cosa sta facendo ora Marky? RON - E’ stata sicuramente una separazione pacifica. Faccio anche notare che Marky era davvero contento del fatto che io e Tommy desiderassimo andare avanti con la band. Marky ha una famiglia e probabilmente non aveva più tempo per seguire tutta l’attività concertistica della band. Io non sono al corrente di quali siano i suoi attuali impegni con la musica, perché, purtroppo, non lo vedo più così spesso.
A&B - Da maggio 2014 è con voi il batterista francese Diego Rapacchietti, perché avete scelto lui? RON - Diego stava già lavorando con Tommy come batterista in studio di registrazione, ed inoltre era già coinvolto con i "69 Chambers" [band composta da Diego, Tommy e Nina Vetterli-Treml - n.d.R.]. E, naturalmente, perché è un gran bravo ragazzo e completa la band in maniera perfetta. È stato anche accolto molto bene dai fans.
CORONER 2014 - Ron, Tommy and Diego
A&B - State preparando un nuovo album in studio? RON - Sì, senza dubbio, questa è stata anche una delle ragioni per le quali Marky ha lasciato la band. Siamo ancora individualmente in fase di raccolta delle idee per la scrittura dei brani. Non abbiamo ancora iniziato a registrare, ma una volta che ci riuniremo, procederemo probabilmente in maniera rapida. Stiamo programmando di entrare in studio verso la fine di quest'anno, se tutto va bene.
A&B - Diego contribuirà alla stesura dei nuovi brani? RON - Questo avverrà sicuramente in modo naturale in fase di sviluppo dei pezzi, poiché Diego non è solo un batterista eccezionalmente tecnico, ma è anche molto creativo. Credo che la cosa più importante sia che le canzoni risultino buone, non importa chi sarà coinvolto e in che modo.
A&B - Quali sono le tue impressioni sulla nuova line up nel recente tour in Sud America? RON - Eravamo già stati in tour in Australia lo scorso anno con l’attuale formazione e, come ho già detto poc’anzi, Diego è stato accolto molto bene dal pubblico. Noi stiamo crescendo insieme in maniera molto solida nel corso del tempo.
A&B - Cosa pensi delle attività di Tom come musicista in altre band (con i 69 Chambers) e come produttore (per gli Eluveitie)? RON - So che gli "Eluveitie" sono arrivati al primo posto delle classifiche di vendita svizzere, il che rappresenta un notevole successo anche per Tommy.
69 CHAMBERS - Diego, Nina and Tommy
A&B - In conclusione, 5 domande più semplici per soddisfare la curiosità dei nostri lettori più giovani: 1) Ti ricordi quale è stato il primo disco heavy metal che hai comprato? RON - Ricordo vagamente che sia stato, forse, Killers, il secondo album degli "Iron Maiden". Però ricordo il primo album in assoluto che ho acquistato e cioè Let There Be Rock degli "AC/DC".
2) Quali bassisti famosi hanno influenzato il tuo stile? RON - Geezer Butler, Steve Harris, Geddy Lee e Jonas Hellborg.
RON with Jonas Hellborg
3) Raccontaci un aneddoto per ciascuno dei vostri cinque dischi. RON - Non ricordo molti aneddoti memorabili, me ne vengono in mente soltanto alcuni. R.I.P. fu registrato in uno studio proprio accanto al Checkpoint Charlie e le registrazioni sono durate il doppio di quanto avrebbero dovuto e questa cosa ha fatto raddoppiare i costi rispetto a quanto era stato previsto. Per Punishment for Decadence abbiamo avuto la possibilità di pubblicare il nostro primo video clip. La nostra casa discografica, però, ci aveva esortato a scegliere un'altra immagine di copertina per l’edizione americana poiché la copertina europea era considerata troppo avant-garde e non abbastanza “metal” per il mercato statunitense. No More Color segnò l'inizio dei periodi in tour. A quel tempo cominciammo anche a vivere esclusivamente come musicisti professionisti.
Punishment for Decadence - European cover
4) I Coroner hanno un'immagine molto seria e professionale. Ti ricordi un episodio talmente scandaloso da meritare l'inclusione nel libro “Rock Star Babylon”? RON - Il bus della band che va a fuoco o l’aver preso troppe droghe non meritano una trattazione in questa sede. D’altra parte, sono ancora grato del fatto che nessuno di noi abbia mai riportato gravi danni a causa della nostra vita in pieno rock'n roll style, che spesso ci ha fatto adottare comportamenti rischiosi, da sconsiderati.
5) Cosa ne pensi fan italiani? RON - Sono molto amichevoli ed entusiasti. Il cibo italiano è il mio preferito. Amiamo sempre ritornare in Italia.
A&B - Grazie mille Ron. Speriamo che tu venga a Roma il più presto possibile.
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Questa intervista è protetta dal diritto d'autore (© 2015 Gianluca Livi ed "Eric" G. Laterza)
e può essere riprodotta in parte o per esteso con il permesso degli autori.
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ENGLISH VERSION
Telling the anguish and the mystery of “The Death” through the music is not easy. It needs intelligence, sensitivity and a great technical and compositional skill. Coroner succeeded in the best way and with few, but important works, they have left their mark. This band traced new paths, still not fully explored, and they raised the thrash/death in a higher dimension. Their music is made by complex riffs, shifting rhythms and solos of rare intensity. The songs build surprising and exciting soundscapes.
The true fans have not forgotten them and, after much pressure, the band returned in 2011 (after 15 years of silence). Finally, the group reaps now the harvests of what they sowned in the 90s. Ron Broder (a.k.a. Ron Royce), singer and bass player, describes the past, the present and the future of Coroner.
A&B - Hello Ron. Can you tell us how Coroner were born? How did you meet Tommy and Marky? RON - I originally played in a band called "Diamond". We hired a new drummer and were also looking for a guitarist. The drummer then introduced us to Tommy, who joined the band shortly thereafter. After performing a few gigs together. Tommy and me decided to leave the band, because we both had the desire to pursue a professional musical career. Naturally we were looking out for a drummer. Tommy mentioned Marky, whom we both did not know personally, but had already noticed at concerts, and we also knew he played in a band called "Coroner"; even back then Marky already looked like a rockstar, very striking with his white leather jacket. Finally we met him at a concert, and we started talking and figured out, that he was also looking out for new opportunities. It was April 1st 1985, when the three of us met at the rehearsing room for the first time and played our first session together.
A&B - What do you remember of the early years (at the time of Death Cult Demo)? RON - Mainly the fact, that we did not have a singer yet at the time. Marky knew Tom G. Warrior from "Celtic Frost", who then supported us a lot by taking over the vocal part in the band, writing the lyrics for three songs and helping us with the production of our first Demo tape, Death Cult. He ultimately also hooked us up with the record company, 'Noise Intl.' in Berlin. It marked also our starting time working in a professional production studio.
A&B - Coroner were often compared to Celtic Frost. In our opinion is an error because your music is very different (and more technically structured). Do you agree? RON - Yes I agree, our musical styles are very different. I think we were often linked with "CF", because Tom was in charge of the singing at first and because Tommy and Marky joined "CF" as roadies during their US-tour.
A&B - Why you choose "Death" as main theme of your lyrics? RON - Mainly because this topic is directly linked to our band name. The main job of a coroner after all is dealing with death. It also represents the most oppressed and avoided aspect in our lives; therefore it will always be of red-hot timelessness.
CORONER live in Italy - 10 Dec 2011
A&B - What is your best-selling album (and why, in your opinion)? RON - We do not know ourselves so clearly, but probably it is No More Color. Also, because we were on US-tour twice within a short period of time and probably at the peak of our success as musicians. We also had a major distributor in the US with 'CBS' for this album.
A&B - Grin is very different from the previous records. We think it was influenced by the musical ferment of the 90s. Why you chose “industrial” influences? RON - Most songs on Grin are written and arranged by Tommy. I participated as a composer in two of the songs, only. My influence was minor therefore. So, you would actually have to ask Tommy to get a proper answer.
A&B - Are you involved with The Unknown - Rare And Unreleased double set record ? RON - We only released it on tape in 1995. Upon the request of an italian and a greek music label, it was released on vinyl in small limited number [500 copies in 2012 - n.d.R.].
CORONER live in Italy - 10 Dec 2011
A&B - You often played covers (in studio and on stage). We know that you played and recorded Kiss's "Parasite" in the late '80. At the moment, this song is still unreleased (you played it during 1990 tour). Do you think it will be published sooner or later? RON - Yes, it was right when we were in the studio, recording No More Color, we heard that Anthrax had just released a cover version of this song [the track is on Attack of the Killer B's (1991) - n.d.R.]. This is the reason, there is no cover song on this album.
A&B - Which other songs would you like to coverize? RON - I am considering "Smoke on the Water" by "DP", haha I am kidding of course. No, seriously, maybe something by "Rush", we shall see. But when you do a coverversion a song, it should be set apart distinctively from the original, in my opinion, like Johnny Cash’s interpretations of "Personal Jesus" by "Depeche Mode" and "Hurt" by "NIN", come to my mind.
A&B - Do you remember your gig in Milan, at the Zimba, june 06, 1993 with Annihilator? (one of us was there …) RON - I unfortunately only remember the Milano-gig we missed, because the organizer drove us through the whole town to provide us with some good pizza, and we got stuck in the traffic. We therefore arrived a little too late at the venue and the promoter told us we are far too late now to perform. I still feel bad about this and I am sorry for the fans.
A&B - Your live sound is dry, clean, crisp. Do think it is due to the presence of one guitar player? RON - Some people even claim, that Tommy’s guitar sounds as opulent as if there was 3 guitar players. Seriously, I think it is due to the fact that we spent half of our lives in rehearsing room, from our late teens up to the age of thirty we were exclusively devoted to music and to the band.
RON live in Italy - 10 Dec 2011
A&B - Lack of media exposure brought the band to disbanding in 1995. You reformed 14 years later. Why a pause so long? RON - Because we actually never planned on a comeback. Only the great demand on the part of the fans and also several promoters asking for reunion shows and making some good offers were the main reasons.
A&B - We think that, in the 90s, many people did not understand your value. Do you think today the ability of Coroner members - as players and composers - is finally appreciated? RON - Probably more so than during our first career. We are also profiting from the fact, that there is a general re-appreciation and comeback-rush of older bands present these days.
A&B - How was the comeback tour? And the “70000 Tons of Metal tour” in 2012? RON - A great experience overall, as we originally had planned on performing only about five gigs. We were ourselves caught by surprise by the unexpected success and the ongoing demand for more gigs, that enabled us to participate in very special events like "Wacken", "Hellfest" or "70000 Tons of Metal" and the chance to play in different continents.
CORONER live in Italy - 10 Dec 2011
A&B - In February 2014, Marky left the band (he said: "It's the moment to explore new sounds without the weight of the past on my shoulders"). Was it a "Friendly Divorce'? What is Marky doing now? RON - It was definitely a separation in good terms. Also to mention, that he was very fine with the fact that Tommy and me had the desire to continue with the band. As Marky has a family, it probably became also too time-envolving for him to continuously perform gigs. I am not up to date with what he is currently engaged with musicwise, because obviously, but unfortunately I do not see him so often anymore.
A&B - Why did you choose Diego Rapacchietti? RON - He was already working for Tommy as a studio-drummer, and because he already is envolved with "69 Chambers" [band formed by Diego, Tommy and Nina Vetterli-Treml - n.d.R.]. And of course because he is a very nice guy and complements the band perfectly. He is also received exceedingly well by the fans.
A&B - Are you preparing a new studio album? RON - Yes, definitely, this was also one of the reasons, why Marky left the band. We are still individually in the process of collecting songwriting ideas. We have not started recording yet, but once we come together, it will probably proceed quickly. We are planning on hitting the studio towards the end of this year, hopefully.
A&B - Diego will contribute to writing new songs? RON - This will surely happen naturally as we develop the songs, as he is not only a technically outstanding, but also creative drummer. The most important thing seems to me, though, that the songs turn out good, no matter, who is involved and how.
A&B - Can you tell us your impressions about the new line up recent tour in South America? RON - We already toured Australia last year in the new and current lineup, and as I already mentioned above, Diego is received very well by the audience, and we are growing together tighter as a band more so over time.
A&B - What do you think about Tom’s activities as musician in other bands (69 Chambers) and producer (Eluveitie)? RON - I know that "Eluveitie" reached number one of the swiss sale charts, which represents a considerable success also for Tommy.
TOMMY live in Italy - 10 Dec 2011
A&B - In conclusion, 5 easy questions for our younger readers: 1) Do you remember which was the first heavy metal record you bought? RON - I vaguely remember it was probably Killers, the second album by "Iron Maiden". but I remember the very first album I bought, Let there be Rock by "AC/DC".
2) Which famous bassist influenced your style? RON - Geezer Butler, Steve Harris, Geddy Lee and Jonas Hellborg.
3) Tell us an anecdote for everyone of yours five records. RON - I do not remember a lot of memorable anecdotes, only a few come to mind. R.I.P. was recorded in a studio right next to Checkpoint Charlie and it took us more than twice as long for the recordings and cost double the amount of money as was planned. For Punishment for Decadence, we had the chance to release our first video clip; our record company however, urged us in return, to chose another cover image for the american edition, as the cover we chose for the european issue was considered too avant-garde and not metal enough for the US-market. No More Color jumpstarted and marked the beginning touring-era. At this time, we were also making a living as professional musicians exclusively.
Punishment for Decadence - US cover
4) Coroner have a very serious and professional image. Do you remember an episode so outrageous to merit inclusion in Rock Star Babylon book. RON - The band bus burning down or taking too many drugs does not qualify for an entry here. On the other hand, I am still grateful that none of us ever suffered serious harm due to our sometimes risky and headless rock’n roll-lifestyle-behaviour.
5) What do you think about Italian fans? RON - They are very friendly and enthusiastic. Italian food is my favorite. We always love coming back to Italy.
A&B - Thanks so much, Ron. We hope you will come in Rome ASAP (As Soon As Possible).
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This interview is © copyright (© 2015 Gianluca Livi and "Eric" G. Laterza) and may be reproduced in whole or in part with permission by the authors.
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