La sperimentazione è sempre qualcosa di positivo perchè consente di progredire ed ampliare gli orizzonti.
Anche il teatro sperimentale segue questa logica che ritroviamo ne Il Vampa, opera trionfante al Festival InDivenire 2019 (Miglior spettacolo, testo, regia e attrice protagonista) che torna sulle scene al Teatro Trastevere dopo un lungo periodo di stop forzato causa covid. Nella rappresentazione si analizzano i fatti che, tra il 1951 e il 1986, hanno reso tristemente famosa la zona di Firenze per la presenza del "mostro", individuato, dopo anni di indagini, in Pietro Pacciani. Lo spettacolo, scritto e diretto da Enrico Maria Carraro Moda, vede protagonisti Larissa Cicetti (nei panni di Pacciani), lo stesso Enrico Maria Carraro Moda, e si prefigge l'obiettivo di far conoscere allo spettatore il vissuto processuale dell'uomo coinvolto nella triste vicenda. La particolarità che spiazza il pubblico, ma che al contempo addolcisce la cruenta storia, è che al mostro viene dato corpo e voce femminili. I due attori si trovano poi ad interpretare anche altri personaggi che, a vario titolo, entrano nella storia, anche qui con un inconsueto scambio di ruoli tra maschile e femminile. Sicuramente, una ricostruzione degli eventi molto personalizzata dall'autore, integrata, in alcuni momenti, dalle registrazioni originali del processo. Più che un racconto, la rappresentazione è un susseguirsi di brevi scene dove vengono messi a fuoco episodi particolari e diversi punti di vista, il tutto accompagnato da un sottofondo di musiche e canzoni in voga all'epoca dei fatti. La storia viene raccontata direttamente agli spettatori che si ritrovano in qualche modo protagonisti, senza però essere mai coinvolti direttamente. Tutto questo avvicendarsi dei due attori sul palco e tra il pubblico, costumi non certo di scena e la quasi totale assenza della scenografia, non aiutano però lo spettatore a seguire la vicenda narrata, spostando continuamente l'attenzione su contesti diversi. Inoltre, disturba un poco il massiccio utilizzo della luce stroboscopica. Coinvolgente la recitazione di Larissa Cicetti nella non facile interpretazione del mostro e anche delle sue figlie. Enrico Maria Carraro Moda risulta un po' aggressivo, sia nelle sue incursioni sul palco per dare voce ad alcuni personaggi (la moglie di Pacciani, un bambino testimone degli omicidi), che nell'utilizzo della voce forse un po' troppo "urlata". Va comunque riconosciuta l'originalità e la leggerezza con cui viene narrato il triste fatto di cronaca: nessun momento cruento, nessuna scena troppo "forte", quasi totale assenza di volgarità. Nel complesso, un esempio riuscito di teatro sperimentale. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 21 maggio 2022. |
Il Vampa
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