Scritto da Gianluca Renoffio Mercoledì 03 Febbraio 2021 18:15 Letto : 1530 volte
Una sapida misticanza che produce una musica metallica, forgiata tra incudine e martello. Sette brani per circa 20 minuti scarsi complessivi ad indicare che la forma "brano di durata breve" è quella prediletta, anche se l'atmosfera rimane coerente lungo tutto il disco. Voce urlata, chitarra violenta e distorta che predilige i riff agli assoli, basso e batteria a sincronizzare il tutto. La registrazione poi sembra ricercare le sonorità anni '70 ed '80 mantenendo una opacità vellutata, volutamente "low-fi". I brani più significativi rimangono "Cade", che fa da introduzione e crea immediatamente un'ansia auditiva accompagnando per due minuti l'ascoltatore in un unico loop ritmico per sfociare nell'altrettanto rapida e sfuggevole "Gaviscon Blues". Belle anche "Freddo", che finalmente lascia intravedere il giusto contraddittorio incedere tra acidità metal e calore blues, e "Paglia", con richiami a sapori quasi punk ben soppesati da raccordi lirici alla Black Sabbah. Un disco vecchio stampo, perfettamente in linea con il target ricercato e ben suonato (magari il volume e la nitidezza della voce sarebbero un po' da migliorare), da ascoltare pompato da casse acustiche adeguate e magari "live", anche se in questo momento nessuno riesce a vedere la fine del tunnel per quel che riguarda il ritorno alle performance con il pubblico. Spero a presto su un palco. |
Fili: Chitarra e Voce Label: |