Scritto da Max Casali Venerdì 21 Aprile 2017 11:35 Letto : 2572 volte
E quando in certe giornate ti manca l’aria, avverti il pieno disfattismo, in “Take care of your sun” ci ricordano che la musica è il sole di scorta fedele a cui attingere sempre. Dopo l’apprezzabile ballata di “I dream it all tonight”, si torna a spingere con chitarre aspre e dittatoriali per esorcizzare tutto il deprecabile che orbita attorno, schivando possibilmente tutte le trappole derivative. Benchè non vuoi caderci, l’anima ti schiaffa fisso il dazio dell’incapacità di non essere all’altezza e paghi con perenni gambe tremanti. Quindi, non resta che riporre fiducia reciproca nell’oasi dell’amico nella splendida “In the mood” e se i Beatles attualizzassero il loro sound ai giorni nostri, la sceglierebbero come prototipo ispirativo per la freschezza dei contenuti. Ora la cronologia dell’opera cade sull’amena e insolita “Under pressure”, traccia bipolare con stacchi e riprese che filano via con un refrain di gran gusto, per stemperare la drammatica tematica dell’amore, che può spingerti fino a disintegrarsi. Il caricatore è quasi scarico di colpi: l’ultimo “Could you wake up” è sparato sull’imprecazione impellente verso l’esortazione a boicottare ogni schermo o schermino che sia, affinchè si ricominci, sin da piccoli, a riappropriarsi di giochi tattili e reali. Termino col dire (se Psychokiller non mi fa fuori la penna…) che alla band torinese va riconosciuta l’eterna lotta contro l’auto-distruzione e che, in fondo in fondo a loro non dispiace del tutto, ed il massimo impegno d’energia teso a ridestare il senso pieno della vita, in un mondo colmo di abbagli sterili e fuorvianti. Higher è proprio questo: è salvezza, è oltre e, al momento, si è elevato “più in alto” di tutti. Anno: 2017 Tracklist Band
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