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“
…and then there were…two…”, “
e poi rimasero in due…” …. e si perché sono rimasti solo
Josef Skrzek (basso-tastiere e voce) ed
Apostolis Anthimos (chitarre e batteria) a rappresentare il glorioso nome dei polacchi
SBB.
Gli ultimi 4 album targati “Metal mind” (
New century, The rock, Iron curtain” e Blue Trance) avevano lasciato più di qualche perplessità soprattutto nei fans storici del gruppo per una “formula canzone” sempre più accentuata e per i numerosi episodi “easy listening” che (magari) andavano ad inficiare quanto di buono ( e ce n’era…) presente nei lavori citati.
Beh in questo album omonimo di momenti “easy” non ce ne sono proprio…
Già la copertina è indicativa in questo senso: nera, con il profilo dei due musicisti in primo piano e la musica che ne segue, cupa, oscura, a tratti ipnotica, malinconica.
Bandita la lingua inglese e quasi del tutto anche quella polacca (a parte qualche vocalizzo di Skrzek), a favore di 16 brani strumentali piuttosto brevi eccezion fatta per 2 o 3 episodi.
Senza per forza di cose andare a ricordare un passato che non ritornerà, non mancano comunque brani di buon livello.
Le languide atmosfere di “
Piwnica”, i vagiti crimsoniani di “
Niemen”, lo spettrale “non incedere” di “
Urodziny w Roskilde”, la delicata “
Nowy wiek”, la minimalista “
Zaufani”, la visionaria e straniante “
Requiem” (la più lunga del lotto con i suoi 11 minuti).
Nel mezzo, brevi tracce a cavallo fra jazz-rock e fusion a volte un poco stanche e svogliate, ma nel complesso si tratta comunque di un buon lavoro che forse necessitava di qualche “taglio” anziché sfiorare gli 80 minuti.
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Józef Skrzek: Basso, piano, organo, micro moog, mini moog, voce Apostolis "Lakis" Anthimos: Chitarra, batteria
Anno: 2012 Label: Metal Mind Genere: Progressive Rock
Tracklist: 01. Piwnica 02. Niemen 03. 74 04. Bunkry Wiedeñskie 05. Zw¹tpienie Lakisa 06. Aries 07. Urodziny w Roskilde 08. Rozstanie 09. Ameryka 10. Nowy Wiek 11. Lot nad Chicago 12. Seged 13. Memento 14. Muzy 15. Zaufani 16. Requiem
   

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