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Mai domo nonostante le 63 primavere,
Alice Cooper, all'anagrafe Vincent Furnier, decide dopo lo scialbo esperimento concettuale
Along Come A Spider del 2008, di fare un salto indietro di 36 anni e di dare un seguito a Welcome To My Nightmare, capolavoro indiscusso del rock americano degli anni '70, disco fondamentale per capire da dove sia nato il shock rock tinto di glam e hard.
Un lavoro che fece scuola, tutt'oggi saccheggiato da decine di cloni che mai però son riusciti a ripetere il carisma e la personalità della Zio Alice.
Prodotto cosi come all'epoca dal lungimirante Bob Ezrin (al lavoro in passato anche con Kiss e Pink Floyd), e impreziosito dalla penna di Desmond Child,
Welcome 2 My Nightmare ci riporta indietro di quasi 4 lustri a quelle atmosfere malate fatte di scenari horror e scioccanti, melodie crude e sanguinolenti. Oltre che al ritorno dietro al mixer di Ezrin, va segnalato che
Cooper per questo sequel si è valso anche delle collaborazioni, tra gli altri, di musicisti storici come
Steve Hunter alla chitarra e Neil Smith alla batteria (ma che non farà parte del tour in supporto), elementi che erano nella formazione classica della band e che con la loro esperienza han fatto si che questo disco si possa considerare riuscito e completo.
L'album infatti parte fortissimo con la cupa teatralità di
"I Am Made of You", forte di un piano iniziale che ne conferisce la giusta drammaticità ed un bellissimo assolo di chitarra dal taglio epico;
"Caffeine" viaggia già su binari più frivoli e prettamente hard rock (ottimo il vario lavoro vocale di
Cooper) che palesa quanto le sue melodie da stadio siano state prese in prestito più volte dai Lordi. Uno dei pregi del disco sta nel fatto che siano molti i generi trattati, tutti in maniera abbastanza convincenti: per esempio,
"A Runaway Train" flirta con il country, mentre il singolo
"I'll Byte Your Face Off", è un pop metal nel più classico stile del singer di Atlanta (mentre in tal senso va peggio
"What Baby Wants", con la discutibile presenza vocale della popstar Kesha), mentre
“Disco Bloodbath Boogie Fever” ha interessanti inserti industrial prima di tornare su binari più standard di esecusione. Chiaramente per non smentirsi,
Cooper da buon mestierante inserisce anche una bella ballata a metà strada tra refrain
bonjoviani e eschi 70's (
"Something to Remember Me By"), che dona un momento più romantico e rilassato.
Sostanzialmente,
Welcome 2 My Nightmare, tolta qualche discutibile guestata e qualche scelta sonora "moderna", riproduce fedelmente le atmosfere del primo capitolo (pur non ripetendo in toto la medesima magia), componendo una duologia interessante, che renderà contenti i fan più fedeli dello schock rocker più popolare al mondo, e potrebbe avvicinare nuovi adepti che vogliono iniziare a comprenderne la vastissima e non sempre valida discografia. Bentornato Zio Alice, ci eri davvero mancato.
69/100
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Alice Cooper: Voce Steve Hunter: Chitarra Tommy Henriksen: Chitarra Orianthi Pinagaris: Chitarra e cori Chuck Garric: Basso e cori Glen Sobel: Batteria e percussioni
Guest: Kesha: Voce in What Baby Wants Neil Smith: Batteria
Anno: 2011 Label: Bigger Picture Genere: Hard'n'Heavy
Tracklist: 01. I Am Made of You 02. Caffeine 03. The Nightmare Returns 04. A Runaway Train 05. Last Man on Earth 06. The Congregation 07. I'll Bite Your Face Off 08. Disco Bloodbath Boogie Fever 09. Ghouls Gone Wild 10. Something to Remember Me By 11. When Hell Comes Home 12. What Baby Wants (feat. Ke$ha) 13. I Gotta Get Outta Here 14. The Underture
   

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