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Nati nel 2002 subito dopo lo scioglimento dei Black Riders, i
Movin' K lo scorso settembre hanno dato alle stampe questo primo album scegliendo la strada dell'incatalogabilità.
Ebbene si, perchè sfido ogni singolo ascoltatore ha trovare un'esatta etichetta per questa proposta, che si divide tra un Rock pieno di elettronica, stacchi Progressive ed una dose di Industrial.
Il risultato è un disco d'atmosfera, dove il sound introsprettivo ben si fonde con le liriche imbastite dal gruppo, dove si emana un forte messaggio sociale sociale ed una profonda ricerca introspettiva. Attraverso l’esplorazione del dolore, della tensione mistica e delle più vive emozioni immerse nell’oceano dell’anima e del cuore, tendono a stimolare un’importante evoluzione spirituale. Un volo libero, sincero che vuole avvolgere i cuori di chi ascolta la loro musica, liberando emozioni e sentimenti che la nebbia dei tormenti quotidiani nasconde; un canto che si leva forte, rabbioso e deciso per cercare di diventare la voce delle migliaia di disperati silenzi che affondano nell'oceano di indifferenza, intolleranza, ipocrisia e solitudine che inonda la nostra epoca, come denuncia la loro biografia in allegato al lavoro. Il primo singolo estratto dal titolo
"Faded" è indicativo per comprendere l'immensa commistioni di generi che i
Movin' K sono capaci di inserire in un singolo brano, affondando il colpo in un elegante refrain dove la voce filtrata al vocoder di
Francesco Epiro diventa protagonista su un tappeto elettronico.
"Animal" accende la componente più aggressiva grazie ad un riff di chitarra ruvido e deciso, per poi intraprendere un andazzo più danzereccio garantito dalla ritmicha;
"Velvet Dreams è una ballata al pianoforte molto espressiva ed incisiva mentre
"Mother Hearth" è un bel esempio di sonorità Progressive moderne miste ad accellerazioni Hard Rock. La dinamicità è al centro del tutto e risalta grazie ad una produzione di primissimo livello, cosi come l'artwork e tutto il book fa intendere che questi 4 ragazzi milanesi non lasciano niente al caso. Arrivati alla fine del viaggio con
"Asshole", si scopre anche il lato più intimo con una ballata dal forte respiro Country.
Until your Breath is Over in definitiva, è un'album pieno zeppo di belle canzoni per qualsiasi umore e stagione, dove ad un songwriting di primo livello va accostato anche la grande voglia di sperimentare che i
Movin' K palesano. Un inizio che fa ben sperare, nell'attesa di risentirli con una seconda prova già annunciata per fine anno. Bene cosi.
80/100
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Francesco Epiro: Voce, piano e tastiere Salvatore Giuliano: Chitarra Paolo Marchesi: Basso Federico Mongelli: Batteria
Anno: 2008 Label: Irriverent Records Genere: Rock/Progressive/Alternative
Tracklist: 01. Walk 02. Hurt me 03. Faded 04. Animal 05. New York 06. Just For your Eyes 07. Feel Like a Paranoid 08. Velvet Dreams 09. Wild M.F. 10. Mother Heart 11. Files In The Rain 12. A New Day 13. Sheep 14. All is Quiet in my Hearth 15. Always on the Road 16. Asshole
   

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