Scritto da Andrea Marchegiani Martedì 20 Settembre 2011 16:09 Letto : 2258 volte
Il quartetto da una notevole importanza sia all’aspetto del cuore e della melodia, che a quello della pura improvvisazione, regalandoci serrati interplay tra sax e chitarra di ottima caratura. Come sottolineato, l’anima mediterranea e più selvaggia pervade l’aria di questo disco come in "Cammino Perpetuo" e "Tziganski Tanz". Ma a colpire è una certa continuità del flusso musicale, carica di esoticità e profumi che vengono evocati dalle note di questo quartetto e dalla guizzante e briosa voce solista del sax di Calogero Genco che più e più volte cerca di produrre un’unica voce assieme alle chitarre di Grimaudo e Brusca. Un’altra caratteristica distintiva è l'utilizzo principalmente delle chitarre, come background. Un ritorno, insomma, agli stilemi più datati della tradizione jazzistica. Manziluna è senza dubbio un bel esempio di contaminazione musicale ben riuscita, recante in seno notevole espressività ed una corposa cromaticità che sa guardare sia alla tradizione che all'esperienza elettrica degli anni '70-'80. Gli spazi improvvisativi sono sempre ampi e mai sterili, e allo stesso tempo c’è buon gusto e non si dimenticano mai i temi musicali cari alla tradizione popolare. 73/100
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Calogero Genco: Sax contralto e soprano Anno: 2011 |