DeaR
Gli Altri

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Dietro lo pseudonimo DeaR si cela il talentuoso cantante, polistrumentista, scrittore e giornalista torinese il cui nome è Davide Riccio.
Alla sua città d'origine, peraltro, ha dedicato anni fa un intero album intitolato "Mon Turin", un atto d'amore corredato di canzoni meravigliose.
"Gli Altri" è un monumentale triplo CD che completa un percorso iniziato con "DeaR Tapes" il quale racchiudeva ben sessanta composizioni risalenti agli anni ottanta.
Stavolta Davide ci offre cinquantotto brani che coprono un lasso temporale che va dal 1991 al 1999.
L'iniziativa è stata presa al fine di non dispendere il suo lavoro frutto dell'amore viscerale per la musica.
Nelle note interne della copertina troviamo il pensiero dell'autore che ben lumeggiano quel'è il suo scopo, non omettendo qualche nota ironica sul  triste destino delle sue opere:

"Le motivazioni di questa operazione sono le stesse che ho riportate sulla copertina di "DeaR Tapes". A differenza del decennio precedente, tuttavia, avendo anche smesso ogni attività live e ogni tipo di apparizione pubblica, stanco anche delle centinaia di spedizioni di demo fatte negli anni ottanta, il mio solo obiettivo fu quello di continuare a ricercare e lavorare sulla mia musica e sulle parole senza un fine preciso, oltre a quello di dare libero corso al mio bisogno di fare la mia musica"

e ancora:

"Con Music Force ho deciso di pubblicare una seconda antologia di brani, anche se in versioni demo realizzate nel mio home recording audio, altrimenti destinate al nulla. E al nulla proibabilmente destinati ugualmente, ma almeno per mettermi in pace rispetto a così tanto lavoro proficuo nella mia vita, intorno alla musica, se non per niente, per una qualche possibilità di servire finalmente a qualcosa e a qualcuno diverso da me".

Parole dure, dense di tristezza che ben riflettono lo stato della musica in Italia, dove si è costretti a sopportare sempre le stesse canzoni non dando il minimo spazio a chi, come Riccio, cerca disperatamente di proporre qualcosa di diverso e meno banale.
Nell'ascoltare questa immane cascata sonora, dove liricalmente si predilige l'italiano rispetto all'inglese che imperava in "Dear Tapes", si rimane colpiti dall'abilità di Davide capace di destreggiarsi in qualsivoglia genere musicale con disarmante disinvoltura. Talvolta, poi, la sua bella voce ricorda quella di David Bowie, Peter Hammill e Lou Reed.
Purtroppo, l'essere bravi ed eclettici qui da noi è sovente inutile, talvolta pure dannoso, ma è stato giusto far conoscere in queste due corpose antologie tutto il lavoro di una vita.
Se lo scopo è quello di convincere qualcuno della bontà e della genuinità dei vari brani proposti, beh... l'obiettivo, almeno per chi scrive, è stato ampiamente centrato.



Davide Riccio: Voce e strumenti

Anno: 2024
Label: Music Force
Genere: Alternative Rock


Tracklist:

CD 1 - Vol. 1 - 1991 - 1995 

01. L'Orologio da Rote
02. Volta per volta
03. Ma poi non arrivi mai
04. Per esserci al mondo
05. Zenkiai
06. Gira e rigira
07. In un istante
08. L'opera al rosso
09. Vedo marrone
10. Dietro che tipo di muro stai?
11. Bacio di Cyrano
12. La strada è lunga
13. Zygoun
14. L'eterno ritorno
15. AAA Nessun cielo cercasi
16. Kholbar
17. TGV Eurostar
18. Ombra della sera (Da solo a solo)

CD 2 - Vol.. 2 - 1996 - 1998

19. Canzona a un flautin
20. Ipse dixit (Ah! Ah! Ah!)
21. Eloi e Morlok
22. Cyborg Punk Pogo
23. 2025
24. Sarajevo
25. Verrà il giorno
26. Tingel Tangel
27. Il Grande fumo
28. Yeah!
29. Il sogno di un uomo ridicolo
30. Vodka
31. Chanson pour Jacques Brel
32. Cherchez la femme
33. Swinging London
34. Non farti cadere le ali
35. Kalimantan
36. Gamelan
37. Le scatole incalzanti
38. Poesie quasi Zen
39. Le occasioni perdute (Ci resta il cuore)
40. A' suivre

CD 3 - Vol. 3 - 1998 - 1999

41. Quest'è colui che il mondo chiama amore
42. La tua stanza
43. Magnitizdat
44. L'olandese volante
45. Taj Mahal
46. Samskara
47. Raga Jana
48. Genio? Non si dice!
49. Il a dù se passer quelche cose
50. Tativille
51. Satiesques (Musiche per la segreteria telefonica)
52. Flow
53. 2M
54. Timisoara (In remembrance of)
55. Senza titolo per ora
56. Kaspar Hauser
57. Come niente sembra
58. Sonara per organo


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