Genesis
The Lamb Lies Down On Broadway

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Masterpiece

"The Lamb Lies Down on Broadwayapre uno squarcio sonoro del tutto trasversale nella musica del quintetto, diverso da qualsiasi altra cosa fino a quel momento pubblicata.
E' vero che il doppio album separa con l'accetta due album sostanzialmente accomunati da medesima espressività sonora (il precedente "Selling England By The Pound" e il successivo "A Trick Of The Tail", pur considerando l'assenza di Gabriel nel secondo), ma lo fa con altissima capacità di rinnovamento, manifestando peraltro l'idoneità a porre le basi prodromiche per la nascita di movimenti successivi quasi in antitesi con il prog (quali la wave e addirittura il punk), senza tradire in alcun modo il substrato espressivo del gruppo.
Con testi surreali (che narrano di un viaggio in bilico tra realtà ed immaginario, verso un'apparente redenzione interiore dai toni deliranti), il disco è privo dei barocchismi vittoriani di "Nursery Cryme", castrato delle fighe romantiche di "Trespass" e delle stratificazioni classicheggianti di "Foxtrot", lontanissimo dall'eleganza stilistica di "Selling England By The Pound"; qualificandosi quale incursione in un contesto dai tratti oscuri  ove il rock assume talvolta connotazioni secche, dirette, pur mai semplici e prevedibili mentre più spesso volge la direzione verso toni elaborati ma decadenti ("In the Cage", "Fly on a Windshield", "Broadway Melody of 1974"), l'opera vede anche la presenza di affascinanti e dissonanti sperimentazioni ("The Waiting Room"), sprazzi ambient ("Silent Sorrow in Empty Boats" e "Ravine", anche grazie ai contributi di Brian Eno), frammenti psichedelici ("The Chamber of 32 Doors"); e se, da un lato, c'è ancora spazio per il romanticismo, pur dai toni pesantemente malinconici ("Cuckoo Cocoon", "Hairless Heart", "Anyway"), quando non struggenti ("The Lamia"), così come per il pop e la ballata di qualità ("Counting Out Time" e "Carpet Crawlers"), dall'altro, l'alveo grottesco viene raggiunto con "Here Comes the Supernatural Anaesthetist" e "Riding the Scree" (il secondo brano è forse quello che, più di ogni altro, pare interpetrare perfettamente la figura del mad hatter impressa sulla label dell'etichetta Charisma), mentre la summa della teatralità è prerogativa di "The Colony of Slippermen", con Gabriel chiamato a dare voce a personaggi improbabili o folli.
Insomma, "The Lamb" è un vero caleidoscopio sonoro che, peraltro, ha anche il pregio, come pochi altri dischi, di marcare il confine tra le stratificazioni progressive del primo lustro dei seventies e il rock più immediato del secondo. Inoltre, e concludendo, può anche essere indicato quale viatico verso la musica nei confronti della quale lo stesso Gabriel sarà portato ad indirizzarsi, pur con un animo proteso alla definitiva demolizione dell'archetipo prog, vagamente accennato nel solo brano "Moribund The Burgermeister" (che, paradossalmente, apre il suo primo album solista, in una sorta di ponte tra l'ultimo album dei Genesis con lui alla voce, da cui il pezzo sembra effettivamente estrapolato, e il successivo percorso artistico).
QUI la nostra recensione della recente Super Deluxe Edition in occasione del 50° anniversario.








Peter Gabriel – voce, flauto
Steve Hackett – chitarra
Mike Rutherford – basso, chitarra a 12 corde
Tony Banks – tastiera
Phil Collins – batteria, percussioni, vibrafono, cori, armonie vocali, seconda voce in "The Colony of Slippermen"
guest
Brian Eno – "enossification" (effetti sulla voce) in "In the Cage" e "The Grand Parade of Lifeless Packaging"

Anno: 2025
Label: Warner
Genere: prog

tracklist
1. THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY
2. FLY ON A WINDSHIELD
3. BROADWAY MELODY OF 1974
4. CUCKOO COCOON
5. IN THE CAGE
6. THE GRAND PARADE OF LIFELESS PACKAGING
7. BACK IN N.Y.C.
8. HAIRLESS HEART
9. COUNTING OUT TIME
10. THE CARPET CRAWLERS
11. THE CHAMBER OF 32 DOORS
12. LILYWHITE LILITH
13. THE WAITING ROOM
14. ANYWAY
15. HERE COMES THE SUPERNATURAL ANAESTHETIST
16. THE LAMIA
17. SILENT SORROW IN EMPTY BOATS
18. THE COLONY OF SLIPPERMEN
THE ARRIVAL
• A VISIT TO THE DOKTOR
RAVEN
19. RAVINE
20. THE LIGHT DIES DOWN ON BROADWAY
21. RIDING THE SCREE
22. IN THE RAPIDS
23. IT.



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