Scritto da Giada Domenica 28 Novembre 2010 16:38 Letto : 2256 volte
Si comincia con “Il mondo reale” che mette a fuoco uno scenario indubbiamente attuale. La parola chiave è miseria senza dignità, caratteristica proprio del nostro mondo. Esso infatti presenta una condizione a dir poco precaria; questa situazione viene suggerita all’inizio da una melodia malinconica, che sfocia in seguito in un sound più forte, dato da percussioni, riff di chitarra ed effetti sonori, come per sottolineare un possibile sfogo. “Il paese dei ciechi” potrebbe invece essere considerata tranquillamente un insieme di frasi e pensieri della gente che ci circonda messi in musica. Il testo, infatti, grazie anche ad un ritmo molto rock, appare come una denuncia della società moderna del consumo e di tutti i suoi attributi (egoismo, cupidigia e indifferenza). Nel brano “Sei e quaranta” i Cabaret Sauvage arrivano ben un’ora in anticipo di Lucio Battisti, attraversando una strada diversa. Questa strada è piena di insidie ed ostacoli che possono traviare l’uomo e portarlo verso la perdizione, ma in ogni caso egli dovrà fare i conti con Dio e ciò viene sottolineato dal refrain arricchito dalle note dell’armonica e dal gioco tra voce e coro. La penultima traccia è “Amore noise”: già dal titolo si può ben capire che la carica rock dai tratti noise è insita in questa canzone. I Leitmotiven sono pensiero e amore, due concetti strettamente legati tra loro, come lo sono le melodie cariche di adrenalina e quelle più calme e riflessive qui presenti. Per finire vi è “Timidi eroi”. Quest’ultimo brano dà il nome al tour organizzato dalla band, ma può essere anche un buon appellativo rivolto a questi giovani artisti. Il sound che ne scaturisce è energico (il motivo suonato dalle chitarre fa pensare a “Immigrant Song”), grazie anche al dialogo tra le due voci presente nel ritornello. Questo live è stato realizzato con cura e ogni canzone, con le sue sonorità suggestive, può donare all’ascoltatore un diverso spaccato della vita quotidiana, di tutto ciò che ci circonda e di una visione del mondo in negativo, ma proprio per questo si può parlare di realismo. Inserire il voto in centesimi, ad es: 70/100
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Umberto: Voce, chitarra acustica e armonica Anno: 2010 Sul web: |