Un cast competente e pienamente attendibile, quello del Festival Internazionale della Magia, rassegna altrimenti nota come Super Magic Incantesimi, quest'anno giunta alla 19° edizione.
Già dalla prima performance, ad opera del sud coreano Ding Yang, protagonista di un gioco di manipolazione a tempo di musica con largo uso di carte e dischi, si è capito che la suggestione e l'incanto sarebbero state le colonne portanti dell'intera serata. A dover pescare a caso tra gli artisti, impossibile non citare la prova concretizzata dai mentalisti Thommy & Amélie: la donna, bendata e collocata su un altalena sospesa in aria sul palco, ha indovinato tutti gli oggetti che il compagno saccheggiava casualmente dalle borse degli spettatori, ivi compresi segni distintivi inequivocabili. Peraltro, chi scrive ha appurato che il primo non avesse nulla - o non ricorresse ad alcun stratagemma - che potesse fornire suggerimento alcuno circa gli oggetti prescelti. Sarebbe ingiusto attribuire soltanto una dose di spericolatezza all’illusionista italiano Gaetano Triggiano, perfettamente in grado di gestire la scomparsa fisica delle persone, peraltro palesandosi quale vero galantuomo dai modi seduttivi. A colpire il pubblico infantile, pure largamente presente, sono state rappresentazioni ispirate alla semplicità ma egualmente affascinanti: la corda, immancabile protagonista di qualsiasi spettacolo di magia/illusionismo, si è intrecciata, grazie alle capacità del francese Tim Silver, in molteplici nodi “magici”, apparendo talvolta animata e dotata personalità, finanche di sentimenti, al punto che le estremità si allontanavano, apparentemente pervase dalla paura. Il teutonico Timo Marc è stato creativo e fantasioso: dotato di lavagnetta e pennello, ha di fatto dato corpo a soggetti dipinti, facendoli anche animare. Sempre proveniente dallo stivale, Samuel non ha certo proposto il tipico spettacolo del ventriloquo: accompagnato dalla tigre pupazzo che elargisce complimenti a donne sposate e prende in giro i loro mariti, l'uomo è stato in grado di parlare a bocca chiusa, muovendola in modo casuale, addirittura fumando.
Insomma, quello tuttora in scena al Brancaccio è uno spettacolo stratificato, adatto a più palati, dai bambini curiosi, agli adulti più scettici, con l'unico neo della gestione delle luci, sempre efficaci, invero, tranne quando, pur raramente, vengono direzionate verso il pubblico, scelta un tantino infelice, poiché assai disturbante, se non invasiva.
La presente recensione si riferisce allo spettacolo del 2 febbraio 2023.
Il sud coreano Junwoo Park, tra i protagonisti indiscussi della 19° edizione del Festival Internazionale della Magia
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SUPERMAGIC INCANTESIMI 2023 Festival internazionale della Magia 19ª edizione
DING YANG - Cina • Premiata al Campionato Mondiale di Arte Magica THOMMY & AMÉLIE - Austria • Campioni Mondiali di Mentalismo JUNWOO PARK - Corea del Sud • Campione Mondiale di Manipolazione TIM SILVER - Francia • Illusionista Dell’Anno TIMO MARC - Germania • Premiato Illusionista più Creativo GAETANO TRIGGIANO - Italia • Migliore illusionista italiano SAMUEL - Italia • Vincitore Italia's Got Talent
REMO PANNAIN - ideatore di Supermagic testi di REMO PANNAIN disegno luci di PAOLO M. JACOBAZZI organizzazione di SIMONE ANGELINI
Teatro Brancaccio
Via Merulana, 244 00185 Roma whatsapp: 344 1455127
orario apertura al pubblico martedi – sabato h.16.00/19.00 domenica h. 15-00/18-00 lunedi chiuso
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