Scritto da Bartolomeo Varchetta Domenica 01 Gennaio 2017 20:35 Letto : 2613 volte
Questo generalmente accade quando non si sa cosa dire o quando l'album in questione è senza lode ne infamia e quindi poco passibile di giudizi nettamente positivi o negativi che siano. Questo potrebbe essere il caso di "It means a lot" dei "Passenger side", per il quale la rete pullula di commenti "vacui". In tanti potrebbero chiedersi: ma insomma com'è questo disco? Bello o brutto? "It means a lot" è un Rock/Pop che a tratti potrebbe ricordare i Coldplay. Un Folk che tale non è. In alcuni frangenti potrebbe ricordare anche certi passaggi dello Steven Wilson melodico e ruffiano. Ventisette minuti scarsi, concentrati ed intensi, nei quali vengono espresse pacatamente le attitudini musicali di chi suona. "It means a lot" è un disco gradevole, ben suonato, dalle sonorità genuine e non pompate, a tratti acustiche ed a tratti elettriche. È un rock che non è hard, spesso mesto e riflessivo. È un disco che non lascia il segno, ma piacevole da ascoltare in qualsiasi circostanza. È musica insomma che vale la pena di un ascolto. Probabilmente però al primo ascolto, ne seguiranno tanti altri. Anno: 2016 Etichetta: Cabezon records Genere: Alternative Rock/Pop, Indie folk. Simone Marchioretti: batteria Luca Zoccatelli: basso Lorenzo Masotto: piano Michele Martinelli: Electric guitar Mario Vallenari: Electric & acoustic guitar, vocals Guests: Luca Tacconi: Electric & acoustic guitar Gio: Hammond & mellotron Tracklist: 01. Last night alive 02. Black dawn 03. Devil said 04. Pieces 05. I swear to love you 06. Out 07. Here 08. It means a lot
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