Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Martedì 13 Maggio 2008 17:57 Letto : 3208 volte
“Discipline” dispensa groove di batteria e ritmo a volontà, ricordando la carica dance di “The Hand That Feeds”, mentre risulta più sperimentale e complessa “Echoplex”, dove la chitarra è accompagnata da un pianoforte spoglio ed etereo. La carica rabbiosa di Reznor al microfono è sempre quella, mentre le ritmiche (ottimo anche qui il lavoro di Frese) robotiche stendono basi a tratti anche melodiche come in “Head Down”, dove la linea vocale si fa confidenziale e sensuale. “Light In The Sky” invece dopo tanto rumore caotico, arriva a spezzare il ritmo: pianoforte e voce per una ballata cupa e tenebrosa, mentre “Corona Radiata”, con i suoi 7 minuti è pura elettronica strumentale che recupera cosi, almeno a livello di continuità le idee di Ghosts. Solo sul finale, il tono diventa marziale ed acido, in un evolversi emotivo che sarebbe perfetta colonna sonora di un thriller. Una chitarra in crescendo apre invece “The Four Of Us Are Dying”, che avanza sinuosa per tutta la sua durata aprendosi solo a synth e tastiere. Solo alla fine della raccolta si ritorna al ritmo con “Demon Seed”, che pare essere l’ennesima autoanalisi di Reznor, che prova a sconfiggere i propri demoni analizzandosi e mettendo in musica le sue angosce: "I Have Been Trying, To Behave Myself, It Keeps Growning And I Can Feel It Breathe" The Slip quindi è l’ennesimo lavoro di qualità della band americana, che va cosi a concretizzare le volontà del suo leader di “spacciare” liberamente la propria arte e di continuare un discorso artistico assai coerente e funzionale, non lasciando al libero download semplici scarti o b-side come fanno in molti ma lavorando proprio per rendere disponibile la sua arte a tutti, seguendo le nuove regole del mercato cavalcandole con disinvoltura. 70/100
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Trent Reznor: Voce, chitarre e tastiere Anno: 2008 |