Scritto da Salvatore Siragusa Martedì 06 Giugno 2006 21:52 Letto : 3417 volte
Pronti via, si parte subito con "The root of all evil", un buon intro, con un riff martellante e decisamente heavy, un'ipotetica continuazione di "The glass prison" e "This dying soul". voto 6.5 "The answer lies within" è una ballad, ma senza nulla che "emozioni" veramente. Voto 4 "These walls" tipica canzone "promozionale", decisamente radiofonica. voto 6.5 "I walk beside you" all'inizio pensavo che fosse una canzone degli U2 ... "ehi ma che ci fa una canzone degli U2 qui ?" ... io onestamente la trovo fuori posto. Voto 5 "Panic attack" un doveroso omaggio, al metal classico, i Maiden rivisti dai DT? probabile, però decisamente un bel pezzo, uno dei migliori, diciamo che da qui comincia la parte buona di Octavarium. Voto 7.5 "Never enough" altra citazione: i Muse, un vero e proprio tributo direi. Voto 7 "Sacrified sons" Decisamente epica, questo è il momento dell'autocitazione, i DT a tutto tondo, song molto bella però null'altro che il preludio. Voto 9 ... il preludio a "Octavarium", signori un capolavoro, seminale, enciclopedico, un concentrato di Pink Floyd, Yes, PFM e compagnia cantante..., un vero campionario del progressive-rock. L'assolo di tastiera al centro poi è qualcosa di incredibile, Jordan Rudess alla pari di Keith Emerson e Rick Wakeman, indubbiamente. Voto 10 Facciamo la media: 6.9375/10 quindi: Voto: 7/10 Come ha detto LaBrie di certo NON è il miglior album dei DT e nel complesso vale appunto una sufficienza piena ma non di più, però credetemi la title track da sola vale - come si dice - il prezzo del biglietto... e mezzo punto in più. 75/100
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James LaBrie: Voce Anno: 2005 |