
Uno spettacolo sulle donne e, forse, dedicato a loro. Una riflessione che sposta il punto di osservazione da cosa il genere femminile apprezza, a cosa, invece, non desidera.
La rappresentazione inizia con le performance di alcuni allievi del workshop di Giorgio Gori che si tiene al Teatro Ivelise, incentrate su monologhi a tema (ovviamente femminile). Un approccio allo spettacolo leggermente decontestualizzato nel quale quattro artisti, Cristina Botteon, Damiano Di Santo, Monica Zarro, Raffaella Reda, si alternano sul palco, un po’ alla rinfusa (proponendo anche una incursione nel burlesque) e con la titubanza che caratterizza la non approfondita esperienza, con un intento vagamente comico. Superato questo lungo prologo, lo spettacolo entra nel vivo e Giorgio Gori (autore e regista della rappresentazione) parafrasando e parodizzando il celebre film What woman want, con Mel Gibson, si addentra in una narrazione, modello comedy, del suo rapporto, non troppo fortunato, con le donne, dando vita a racconti, sketch teatrali, poesie e testi di canzoni, disordinatamente organizzati, nei quali si fondono paure infantili, approcci amorosi, psicanalisi, esperienze. Come ricorda lo stesso Gori, la domanda di fondo, alla quale si prova a fornire una risposta, è complessa: “Noi uomini lo sappiamo cosa vogliono le donne o facciamo solo quello che le donne non vogliono?” Con lui in scena, Achiropita Dalila Bosco e Roberta Mirra, due attrici che incarnando (almeno in parte) l’universo femminile ed interpretando diversi personaggi, coadiuvano il protagonista nel suo percorso esplorativo. I racconti di Giorgio Gori, ironici e sufficientemente disinibiti, analizzano in chiave comico/romantica l’atavico dualismo tra uomo e donna, scivolando, in alcuni passaggi, in attualissime riflessioni sulla figura femminile, sul suo ruolo e sul rispetto che le dovrebbe essere tributato, ma ancora non totalmente raggiunto. Forte la scena finale che distaccandosi completamente dall’atmosfera gioiosa dei precedenti racconti, fa precipitare lo spettacolo in un alveo di tristezza e consapevolezza. “What woman no want”, seppure assolutamente apprezzabile nell’intento di indagare i meandri dell’animo femminile riconoscendogli il doveroso rispetto, non riesce pienamente, a parere di chi scrive, ad uscire dai consueti clichè ed anche le simpatiche battute proposte dal comico non ce la fanno a vivacizzare uno spettacolo che, forse a causa dei continui cambi di scena, risulta troppo parcellizzato e poco omogeneo. Peraltro, oltre due ore ininterrotte di spettacolo, mettono a dura prova la resistenza anche del pubblico più interessato e coinvolto nella narrazione. Tante buone intenzione e originali idee da assemblare, forse, con modalità maggiormente fluide.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 5 aprile 2025. |
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WHAT WOMAN NO WANT !!
Cast: Giorgio Gori Archiropita Dalila Bosco Roberta Mirra OPEN MIC Cristina Botteon Damiano Di Santo Monica Zarro Raffaella Reda.
Giorgio Gori racconta con ironia e senza freni il suo rapporto negativo con le donne. Le sue esperienze, le sue paure da bambino, i suoi primi approcci fino a conquistare finalmente la sua ragazza. Lo fa attraverso racconti, sketch teatrali, poesie e con uno sguardo critico al maschio moderno. What moman no want, parte, parodizzando il film con Mel Gibson. Noi uomini lo sappiamo cosa vogliono le donne o facciamo solo quello che le donne non vogliono? E' l'interrogazione che si pone Giorgio Gori sul palco dell'Ivelise. La domanda sarà poi posta al pubblico ed il pubblico sarà in grado di rispondere? Lo si scoprirà solo sul finale. (Fonte: comunicato stampa)

Teatro Ivelise Via Capo d'Africa, 8/12 Roma (RM) 0689527016
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