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Scompare a 67 anni Richard Benson

 

Richard Philip Henry John Benson è deceduto il 9 maggio 2022.

Chitarrista, divulgatore, conduttore televisivo, cantante, attore, Richard Benson ha avuto molte facce: era sicuramente un personaggio iconico dell’underground capitolino, di quella Roma “rockettara” meno conosciuta costituita da un sottobosco piuttosto nutrito e variopinto.
Molti lo ricordano nella conduzione della mitica trasmissione “Ottava Nota”, un programma decisivo, nei primi anni ’80, per ciò che afferisce alla divulgazione del nuovo metal, del neo-prog, della fusion e dell’underground.
Da competente musicologo e attento osservatore delle metamorfosi del rock e della tecnica strumentale, gradualmente condusse il suo personaggio verso una compagine dissacrante che lo portò a comparire come ospite in varie trasmissioni di intrattenimento a livello nazionale, ove si presentava in termini eccessivamente auto-ironici, permettendogli, comunque, di farsi conoscere anche dal grande pubblico.
Il suo stesso chitarrismo, spigoloso e atipico dei primi anni, divenne peculiarità di questo eccesso performativo inscrivendosi nella logica di un velocismo sempre più esagerato, talvolta a discapito della musicalità, percorso da lui inaugurato con l’avvento dei primi virtuosi del Metal, a cui egli si appassionò fin da subito e di cui divenne sincero e preparato divulgatore.

Prigioniero del suo personaggio, nella seconda parte della sua carriera estremizzò il desiderio di porsi come icona trash, divenendo prigioniero della sua stessa creatura, spingendosi al limite dell’autolesionismo. 
Il suo look esagerato, le sue pose sopra le righe, il suo linguaggio spesso eccessivo, le sue dichiarazioni roboanti lo condurranno a una collisione con la tendenza dissacratoria e goliardica tipica della realtà romana che lo porterà, gradualmente, a realizzare performances sempre più estreme e autodistruttive in cui egli diveniva il centro di uno sfogo collettivo.
Resta comunque mitica la sua partecipazione al film “Maledetto il giorno che t'ho incontrato” (1992), di Carlo Verdone, in cui interpreta magistralmente se stesso.
Appresa della sua scomparsa, così ha commentato il popolare attore romano: "Mi hanno comunicato in questo momento che Richard Benson, chitarrista, conduttore televisivo e radiofonico, e con me attore (Maledetto il Giorno che ti ho Incontrato) ci ha lasciato oggi. Rimasi folgorato quando lo vidi parlare di grandi chitarristi e gruppi a me sconosciuti in una emittente televisiva romana, "TVA 40". Era stravagante, un po' folle ma decisamente un personaggio da tenere presente per un film. E così gli offrii il ruolo di un conduttore adrenalinico in un programma dal titolo "Jukebox all'Idrogeno" in Maledetto il Giorno... Fu fantastico. Professionale e meticoloso. La bellezza di quegli anni in televisioni minori era trovare personaggi eccessivi, strani, folli. Veniva fuori una Roma a noi sconosciuta dove si inventavano modi di dire, si creavano incredibili look, si sdoganava il proibito. Era sempre la periferia ad inventare. Perché la borghesia non ha mai inventato nulla. Massimo Marino, Alberto Marozzi, I Falchi della Notte erano il simbolo di una Roma moderna, futurista e trasgressiva. Metti il distorsore in cielo, Richard !". 
Carlo Verdone aveva con noi già parlato di Benson, nel corso di una lunga Intervista che ci aveva gentilmente concessa, afferente alla sola compagine musicale.
Altri personaggi famosi, segnatamente musicisti, hanno ricordato commossi la scomparsa dell'artista romano.
Lino Vairetti degli Osanna così si è espresso: "Morto Richard Benson.... prima che uscisse il suo ultimo brano inedito "Processione" a cui aveva lavorato negli ultimi tempi....Era un "caciarone" ma comunque simpatico... era diventato un "mito" proprio per i suoi modi fuori dalle regole.... un particolare anticonformista ma con una forte identità e personalità ed anche un bravo chitarrista e cultore di rock a 360 gradi ….MI dispiace davvero tanto .... RIP all'anima sua".
Claudio Simonetti dei Goblin, ha invece riferito: "Un saluto al caro Richard Benson che ci ha lasciati oggi. Un personaggio molto discusso ma che indubbiamente ha lasciato il suo segno, ci mancheranno i suoi urli e i suoi strampalati assoli di chitarra, nonostante fosse musicalmente molto preparato. Inoltre era davvero una bella e grande persona. Ci mancherai Richard". 
Federico Zampaglione dei Tiromancino, che aveva prodotto il suo ultimo album in studio, ha si è pronunciato con queste parole commosse: "Ciao Richard Benson. Sei stato un amico vero. Folle, visionario e imprevedibile ma un grande appassionato di musica e un vero creativo. Ho ricordi bellissimi di quando con mio fratello Francesco Zampaglione abbiamo prodotto il tuo album L' INFERNO DEI VIVI. Un’ esperienza fuori da ogni regola e schema. Piena però di vita e libertà.Riposa in pace e che gli Dei del metallo veglino sulla tua grande anima. Ti voglio bene e non ti dimenticherò ❤ Fede  - Ps: Posto il video dei Nani che tanto ci siamo divertiti a girare". 
Le rispettose parole di Angelo Branduardi, infine, giungono totalmente inaspettate: "Addio a Richard Benson, eccellente chitarrista e compagno di viaggio ai tempi de "Il Rovescio Della Medaglia"...". 
Con Benson scompare un frammento rappresentativo ed estroso della storia musicale romana. Noi di Artists And Bands abbiamo avuto occasioni di parlare di Richard in due occasioni che vi invitiamo a leggere, trattandosi di veri e propri omaggi ed attestazioni di stima, peraltro orgogliosamente pubblicate in tempi non sospetti, quando lui era ancora in vita: Viaggio nella misteriosa biografia di Richard Benson, in cui si commentano alcuni video su youtube a lui dedicati, e Perchè stimo Richard Benson, intervista rilasciata dall'autore dei citati filmati, vero e proprio appassionato dell'artista anglo-italiano.






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