È veramente singolare il modo in cui viene sviluppato il concetto di mediazione in "7 anni", in scena nella Capitale, al Teatro della Cometa, dal 13 novembre al 1° dicembre 2019.
Il titolo allude alla pena detentiva che rischia uno dei quattro soci di un'azienda di successo. Tuttavia, il colpevole non ha un nome e deve essere scelto tra questi ultimi: così facendo, la società continuerebbe a proliferare proprio grazie al sacrifico di uno dei suoi fondatori. Diventa pertanto quasi obbligatoria la scelta di rivolgersi ad un mediatore che sappia svolgere efficacemente la difficile attività, in quanto soggetto terzo, quindi imparziale, di ricercare un accordo amichevole nell'alveo della controversia. 
Tensione, rabbia, frustrazione, esaltazione, emozioni tutte misurate dal sapiente mediatore, l'attore Arcangelo Iannace, estremamente abile nel presentare il suo personaggio nelle vesti di un odierno Tenente Colombo, apparentemente poco concreto e banalmente sarcastico, non molto curato nell'abbigliamento, puntualmente dotato di un taccuino e di un impermeabile. 
Costui indaga negli animi, fruga il passato dei soggetti che lo hanno assoldato, talvolta li provoca con proposte che paiono indecenti ma che, invece, sempre intrise di una logica piuttosto inoppugnabile, perseguono la finalità di suscitare reazioni e spingere alla riflessione, spesso dolorosa. 
La cinica comportamentale, largamente e tristemente presente nel mondo manageriale giovanile, viene sottilmente analizzata, talchè gli amici di una volta si scoprono ora legati da un rapporto di mera colleganza, non più di fraterno sentimento, non esitando a minacciare, offendere, finanche venire alle mani. 
Le tensioni ed i vecchi rancori riaffiorano prorompenti e nuovi meccanismi sembrano regolare i legami affettivi di una volta: un padre malato di Alzheimer o una figlia di otto anni, ad esempio, non rappresentano più lo stimolo genuino teso a coltivare gli affetti, ma diventano, piuttosto cinicamente, il pretesto bieco per evitare la condanna. 
La summa di questa perversa escalation emotiva si verifica allorquando viene stuprato l'archetipo matematico che caratterizza il sistema numerico binario: basato sulla sequenza di due simboli, di solito indicati con 0 e 1, e modello rappresentativo del mondo  informatico - che pare essere la compagine professionale ove l'azienda de qua muove i suoi passi - viene macchiavellicamente utilizzato da due dei protagonisti per individuare la vittima sacrificale. 
Il colpo di scena collocato in chiusura pare banale ma banale non è perché permette di tirare le somme in termini squisitamente riflessivi, lasciati maturare in un silenzio che pare tuttavia assordante, che spinge alla revisione dei comportamenti di ognuno dei giovani protagonisti, la appassionata Serena Iansiti, l'impulsivo Pierpaolo De Mejo, il sanguigno Massimiliano Vado, l'algido Giorgio Marchesi. 
L'abile regia di Francesco Frangipane sovverte ora ogni cosa: il mediatore non sembra più così capace, così maturo, così geniale, mentre i rampanti manager si svuotano di ogni energia e paiono illuminarsi, spinti loro malgrado a riflettere sulle meschinità appena palesate.

7 ANNI

dal 13 nov al 1° dic 2019
al Teatro della Cometa di Roma

di José Cabeza e Julia Fontana

con:
Arcangelo Iannace
Serena Iansiti
Pierpaolo De Mejo
Massimiliano Vado
Giorgio Marchesi

regia di 
Francesco Frangipane

TEATRO della COMETA
Via del Teatro Marcello, 4 - Roma

Dal martedì al sabato h 10/14 - 15,30/19,00
la domenica h 13,30/17
Telefono: 06.6784380
Biglietteria Online: Anyticket

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