Lo zen e l'arte della manutenzione dei social
Milano, Teatro Carcano, 13 marzo 2023

Un pianoforte e un leggìo, su uno sfondo luminoso blu notte, sono gli unici allestimenti del palcoscenico di Lo Zen e l’arte della manutenzione dei social di Beppe Severgnini e Carlo Fava, andato in scena al Carcano nell’ambito degli appuntamenti "Follow the Monday".
Allo spettatore, già al suo arrivo, vengono svelati i binari su cui lo spettacolo si svilupperà.
Due autori, due testi, uno cantato e uno parlato, che permettono a due Boomers di raccontare, ciascuno a suo modo, la parabola ascendente dei social media, diffusi al punto di creare dipendenza in moltissimi di noi; non solo nei momenti di passaggio della giornata, in tram come in sala di attesa, ma in ogni occasione e contesto, fino alla ‘intimità dei bagni di un autogrill’.
Severgnini, caschetto argenteo meravigliosamente intonato al blu dello sfondo, legge brani da "lo Zen e l’arte di manutenzione della motocicletta" di Robert Pirsig che, già nel 1974, descriveva la mutazione genetica del veicolo: in breve tempo, si è trasformato da strumento creato per un unico scopo, in oggetto di tale culto da risultare follemente indispensabile, non so se vi viene in mente qualcosa, …
E’ il Severgnini televisivo, garbato, senza concessioni istrioniche da animale da palcoscenico se non una ‘Ninna Nanna’ non propriamente intonata.
Si aggira bene nel labirinto social, a suo agio nel familiare Facebook, ma anche nel più aggressivo Twitter, di cui racconta risvolti divertenti di attacchi feroci che si stemperano in inviti a pranzo, fino a incursioni negli Instagram e Tik Tok di Millenials e Z- Generation (di cui, sinceramente avremmo apprezzato una maggiore presenza tra il pubblico).
Si muove su terreni amici, parla delle giacche di Buzzati, immagina Ungaretti a twittare, cita gli arabeschi di Flajano e le domande di Platone.
Il suo livello di empatia cresce parlando di donne, da Elly Schlein alla moglie, compagna di una vita e ‘bellissima ragazza’, alla nipotina, che avrà 18 anni nel 2040 e alla quale augura, un futuro di "libertà e partecipazione", fuori da imposizioni autoritarie e dall’anonimato dei nickname dei leoni da tastiera.
Fava, pochi metri a sinistra, declina magistralmente in musica l’ascesa dei social attraverso brani suoi e di Gaber, che già precorrevano l’esplodere del fenomeno molti anni prima che avvenisse.
Anche con lui si va in crescendo, si parte dall’analogico "vita, bellissima e imperfetta, per più di un motivo" alle "notizie che hanno bisogno d’aria", al "tagliare i discorsi che fanno troppo rumore" per concludersi nel 'cuore appassionato che va a letto presto, perché a volte, di notte, esco’, della "Bellissima Ragazza", mentre l’altro, commosso, si ritira dietro le quinte.
Il pubblico di Boomers è attento e garbato, forse anch’esso un po' ‘televisivo’, ma dispensa applausi calorosi e meritati ai due artisti: ma quando Fava intona ‘La Libertà’, e finalmente lo sfondo blu diventa multicolore, abbiamo sperato, solo per un attimo, Boomers noi stessi, che ‘libertà è partecipazione’ diventasse un solo coro.
E sarebbe di certo piaciuto molto anche al grande Giorgio.




 



L
a presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 13 marzo 2023.














BEPPE SEVERGNINI E CLAUDIO FAVA
lo zen e l'arte della manutenzione dei social

di e con Beppe Severgnini
e con Carlo Fava

Rassegna Follow The Monday - i lunedì per pensare e dialogare




Teatro Carcano

corso di Porta Romana, 63 -  MILANO
tel: +39 02 55181362

ORARIO SPETTACOLI
Lunedì 13 mar h 20:30

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