|

Si parla tanto della mediocrità della musica italiana e non a torto. Questo perché la cosiddetta massa si accontenta di ciò che propongono, od impongono i media, la stampa e via dicendo.
Eppure basterebbe guardare oltre il proprio naso, documentarsi di più, provare a porsi la domanda “ma c’è dell’altro?”, ed oggi con internet tutto questo è molto semplice ed a portata di “click” per usare un termine oggi molto comune. Polemica? No, assolutamente è solo un invito a guardarsi intorno per scoprire molte bands italiane, valide e meritevoli di considerazione. Tra queste ci sono i
Digit, giovane band ferrarese che cerca di aprirsi un varco in un mondo musicale difficile come quello italiano, almeno se si vuole cercare di dire qualcosa di diverso ed i
Digit ci provano, riuscendo nell’impresa.
Certo ci sono le influenze e le contaminazioni, che vanno dal rock inglese fino ad un electropop mai banale, con uno sguardo proprio ai Subsonica ed in
“Farfalle su Budapest” fuoriescono queste influenze, ma c’è anche quel forte tocco di personalità che porta la band ad avere quel qualcosa in più. Le sonorità elettroniche ben si amalgamano al rock ed intelligentemente la band riesce a far prevalere quest’ultimo. In
“Re Di Picche”, si ritorna indietro agli anni ottanta e
“Il Circo C’Est La Vie” è brano variegato ed un po’ teatrale. Un buon EP, quindi un buon punto di partenza, per una band che anche nei restanti brani,
“Camaleontica”,
“Ricordo”, dove l’elettronica aggiunge un valore in più e
“Bestie”, riesce ad uscire finalmente dall’anonimato. E’ solo l’inizio e ci sono solo sei brani, ma sicuramente in futuro la band sa già quale strada percorrere
65/100
|

Luca Rizzo: Voce e synth Tommaso Stabllini: Chitarra Michelangelo Gandini: Basso Alessandro Grossi: Batteria
Anno: 2011 Label: Skpmz Label Genere: Rock/Electro Pop
Tracklist: 01. Farfalle su Budapest 02. Re Di Picche 03. Il Circo C’Est la Vie 04. Camaleontica 05. Ricordo 06. Bestie
   

|