Scritto da Bartolomeo Varchetta Martedì 18 Ottobre 2016 21:47 Letto : 2926 volte
Nearness è quindi un live per solo sassofono e piano composto da sei tracce nelle quali il duo dà sfoggio delle proprie capacità virtuosistiche. Vista l'assenza della sezione ritmica è facile intuire che siamo di fronte ad una incisione molto intimista e destinata ad un pubblico di nicchia anche se, per effetto della maestria dei due artisti, non c'è di che annoiarsi. Redman è sempre stato a suo agio in solitaria con il suo strumento (vedi lo spettacolare doppio live Spirit of the moment - Live at the Village Vanguard), riuscendo da solo a catalizzare l'ammirazione degli astanti, grazie ad una simbiosi con il sassofono ed un fraseggio particolarmente intensi. Altrettanto di pregio sono le esecuzioni di Mehldau, la cui estrema mobilità sulla tastiera non si limita, come spesso accade, ad una serie di interminabili e veloci scale, ma brilla soprattutto per la lodevole capacità di diversificazione delle proprie doti virtuosistiche, dai passaggi più rapidi a quelli tecnicamente più cadenzati ma maggiormente articolati. L'intesa tra i due è ai massimi livelli, e lo scambio di battute è il fiore all'occhiello di questo album. La qualità audio è eccellente e le vibrazioni dei due strumenti sono restituite fedelmente dalla ottima registrazione. Tra le composizioni trovano spazio, oltre che brani a firma degli stessi Redman e Mehldau, anche "Ornithology" di Charlie Parker e Bennie Harris, e "In Walked Bud" di Thelonious Monk, per un disco jazz per veri intenditori, da non perdere assolutamente soprattutto per gli estimatori di Redman, qui ritrovato in ottima condizione. |
Anno: 2016 |