Scritto da Sara "CRYPTOPSY" Venerdì 27 Luglio 2007 20:54 Letto : 2204 volte
Musicalmente risulta un album compatto, solido, non c’è niente fuori posto. Gli attacchi delle canzoni sono belli incisivi come l’incedere di batteria, e i riffs di chitarra. Il tutto ha la forma del masso monolitico che viene gettato contro l’ascoltatore, se volessimo fare dei paragoni, non prendendo tutto alla lettera, quello che viene diretto alle nostre orecchie ha molti echi US-deathmetal, quello un po’ oldschool per intenderci, dovendo fare un nome direi Morbid Angel in primis. Certo tutti questi rimandi sono però letti in chiave moderna, se dovessi qui azzardare un nome tra i tanti direi Deeds Of Flesh, ma la componente della vecchia scuola la fa da padrona per la maggior parte del disco. Non ci sono pezzi tecnici come nei Deeds, né tantomeno la voce ha la stessa profondità, ma diciamo che nel complesso gli Human Bloodfeast se la cavano più che bene. Ce ne manca ancora per diventare un gruppo blasonato, ma la strada è quella giusta, e il disco si lascia ascoltare volentieri, grazie anche ad una produzione ottimale per combo non troppo conosciuto. Ok l’incedere di batteria non dimostra sempre una gran fantasia, ma il signor Joe fa il suo lavoro. Inoltre mi sento in dovere di segnalare le belle linee di basso, che se ascoltate bene rusultano piuttosto gustose. Insomma, se avete voglia di un buon disco death metal senza fronzoli e giri di parole “She Comes Gutted” fa al caso vostro. 80/100
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Heyme: Voce Anno: 2007 |