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il 5 ottobre esce "Armi", il nuovo album di Alessandro Grazian. Il disco, il terzo della sua carriera, vede la luce tre anni dopo l'ep "L'abito" e ben quattro dopo il secondo album “Indossai” e segna una vera svolta nella sua discografia.
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Tutti i brani (testi e musiche) sono stati scritti e composti dal cantautore che questa volta procede per rivoluzione (non solo per evoluzione) e sintetizza in 8 canzoni le nuove urgenze spalancando le porte ad un suo background finora nascosto, quello più alternative rock e new wave. Dunque non più solo raffinatezza ed evocazione ma anche atmosfere sporche e incalzanti. In qualche modo “Armi” è la naturale ma non scontata reazione al percorso compiuto fin qui da Grazian e di tutta la sua produzione è sicuramente il disco più in fase con il proprio tempo e con i nostri giorni. Il disco arriva dopo un periodo di relativa pausa dal mondo della canzone in cui il cantautore si è dedicato alla pittura, alle colonne sonore e al teatro : una pausa in cui si è nutrito di stimoli e di motivazioni. Dopo essersi messo in discussione e avere rimescolato le carte Grazian ha scritto di getto a partire dall’estate scorsa questo nuovo disco in cui confluiscono contenuti finora inediti nella sua discografia : suggestioni shoegaze e psichedeliche, pulsazioni ritmiche e sintetizzatori, testi diretti e decisamente meno aulici. Questi nuovi ingredienti uniti alla cifra stilistica dell’autore fanno di “Armi” un disco nuovo, in perfetto equilibrio tra l’irruenza punk e la malinconia della chanson francese. Il mood dell’album (inciso a Milano tra l’inverno 2011 e la primavera del 2012) nasce anche dall'incontro artistico di Grazian con Leziero Rescigno degli Amor Fou che ne cura la produzione artistica insieme al cantautore. I due musicisti hanno praticamente suonato insieme l’intero disco. Nel nuovo album fa il suo ingresso in modo deciso la batteria, le voci si fanno strumento, le chitarre acustiche lasciano il posto a quelle elettriche e i synth si sostituiscono agli archi e ai fiati che tanto avevano caratterizzato il mondo musicale dei dischi precedenti. L’album è attraversato dall’urgenza di riscatto, a partire dalla titletrack. La visione romantica e decadente del mondo e il desiderio di essere salvati che caratterizzavano la sua poetica precedente lasciano lo spazio alla volontà di essere protagonisti del proprio riscatto e alla consapevolezza di doversi battere per raggiungerlo. I testi delle canzoni sono più comunicativi e le parole raccontano dalla presa di coscienza del proprio ruolo e del prezzo che hanno certi percorsi di vita. È una presa di coscienza che si trasforma in un atto di volontà e quindi in azione. L’azione si compie con delle armi e qui le armi sono quelle della volontà e dell’ispirazione. SHOW CASE DI PRESENTAZIONE FNAC MILANO 9 ottobre ore 18 Via della Palla, 2
PRIME DATE DEL TOUR
18/10 Benevento "Morgana"
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