A meno di un mese dallo scadere della raccolta fondi (qui il link alla pagina: http://www.indiegogo.com/crtvtrgotochina ) i CRTVTR pubblicano un nuovo video relativo a prove tecniche e discussioni logistiche. |
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I genovesi CRTVTR (Cesare Pezzoni, Fabio Patrone, Giovanni Stimamiglio), a due anni di distanza da Never Use Records As Frisbees (split album con i Common Deflection Problems) e a tre dall'ep di debutto We Need Time Ep, ritornano con un nuovo progetto (CRTVTRgotoCHINA) e un nuovo album (Here It Comes, Tramontane!). Tutto nasce dal progetto CRTVTRgotoCHINA, ovvero dalla volontà della band di andare a calcare palchi cinesi (una delle etichette che coproducono l'album è' di quelle parti), conoscere e mettere in contatto realtà geograficamente opposte, creare una sorta di report/documentario al riguardo. Il tour è già organizzato (Settembre 2012, 15 giorni di concerti) e l'organizzazione per sviluppare il documentario è già a buon punto. Quello che manca è la liquidità in partenza per compiere l'impresa: 7500$. Quindi l'idea: una sorta di raccolta fondi volta a finanziare (almeno nella parte iniziale) l'intera operazione. Questi i link fondamentali: pagina raccolta fondi (http://www.indiegogo.com/crtvtrgotochina), blog contenente spiegazioni dettagliate e aggiornamenti (http://www.crtvtrgotochina.com). Ma il donatore cosa ci guadagna? Semplice, a seconda della quota che verserà, avrà in omaggio (tra le varie cose) una copia del nuovo album, la possibilità di entrare gratis a determinati concerti della band e, soprattutto, l'ambito dvd contenente il documentario. In contemporanea è stato pubblicato in anteprima su Bandcamp (http://crtvtr.bandcamp.com/album/here-it-comes-tramontane) l'intero nuovo disco (in uscita per Ottobre 2012) in modo da permettere a chiunque voglia effettuare una donazione (etichette, addetti ai lavori, ascoltatori, sostenitori filosofia DIY, gente comune, ecc...) di avere un'idea precisa di che cosa andranno a finanziare. Here It Comes, Tramontane! prende forma da umori post rock per sviluppare il suono su traiettorie in bilico tra indie rock e attitudine punk hardcore (non a caso a collaborare c'è l'inossidabile e indistruttibile Mike Watt). Sette pezzi densi di suono, energia ed emotività, dove le ritmiche intelligenti fanno da apripista ad originali drones e a voci completamente immerse in magmatici oceani di distorsione.
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