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Ron DeChant (Starset)

Introduzione

A giugno di quest'anno gli Starset, gruppo rock alternativo statunitense proveniente da Columbus (Ohio), sbarcano in Italia per la seconda volta in due anni. Sembrano atterrare sul palcoscenico direttamente dal set di un film di fantascienza, indossando tute da astronauta complete di casco.
Il loro messaggio, espresso sia col look, sia con la loro musica, arriva forte e chiaro, soprattutto durante le loro “demonstrations,” termine con cui definiscono i loro concerti.
Band di apertura per i Breaking Benjamin all'Alcatraz di Milano, gli Starset sono composti da: Dustin Bates, voce, tastiere e chitarra; Ron DeChant, basso e tastiere; Brock Richards, chitarra;  Adam Gilbert, batteria. Nascono nel 2013 e pubblicano il loro primo album “Transmissions” l'anno successivo; il loro secondo disco dovrebbe uscire tra l'autunno di quest'anno e l'inizio del 2017.
A fine agosto due membri del fan club ufficiale di Facebook, Starset Messengers Against the F.E.C, Hailey Alexis Lane e Brianna Huber hanno intervistato il bassista Ron DeChant. L'intervista è stata registrata per un podcast al Table Rocks Music Festival in Oregon.
L’occasione è unica non solo perché il gruppo difficilmente rilascia interviste, ma anche perché Ron ha parlato della loro esperienza qui in Italia. L'esclusiva in inglese e poi stata tradotta e pubblicata anche in Russia su rockcult.ru  Ecco a voi la versione in italiano.


STARSET

Dustin Bates: voce, tastiera
Brock Richards: chitarra, accompagnamento vocale
Ron DeChant: basso, tastiera, accompagnamento vocale
Adam Gilbert: batteria


 

 

A&B: Come è stato il tour europeo? Quali sono stati i tuoi momenti preferiti e come si è distinto dal tour negli Stati Uniti?

RDC - È stato grandioso. Un mese pieno di spettacoli incredibili con i Breaking Benjamin. Quei ragazzi ora sono come la nostra famiglia. Siamo stati in Europa credo nel 2015 con gli In This Moment, ma faceva freddo ed è stato un tour frettoloso. Ma questa volta… beh, Ben pianifica i suoi tour un po' meglio in termini di tempo libero,... Abbiamo avuto addirittura una settimana di riposo in mezzo al tour… una figata! Non posso parlare per gli altri ragazzi, ma sono abbastanza sicuro che quella settimana in Italia sia stata il nostro momento preferito. Abbiamo avuto un concerto a Milano, poi nulla fino alla settimana seguente, quindi abbiamo visitato Roma, Pisa, Marone, Venezia e Firenze; abbiamo fatto i turisti e, dato che siamo dei nerd, abbiamo visitato i musei e camminato tantissimo in giro per le città.

A&B: C'era una grande barriera linguistica tra voi ed i vostri fan?

RDC - In Italia per niente, nel senso che la maggior parte di loro parlava inglese, veramente figa come cosa.. l'Italia ci ha regalato una grande accoglienza. Nel Regno Unito, ovviamente, non abbiamo avuto problemi e in Germania ci hanno aiutato i venditori ambulanti che erano presenti ad un sacco di spettacoli. Non abbiamo organizzato veri e propri incontri con i nostri fan, ma chi ci apprezzava parlava inglese… il che è fantastico. Io e Dustin volevamo assolutamente imparare qualche frase da ogni paese, in modo di essere in grado di comunicare meglio con i fan. Apprezziamo chi ci ascolta, considerando che non è la loro lingua madre... questo è un fatto incredibile.

A&B - Quale canzone di Transmissions preferisci suonare?

RDC -
Mi piace suonare “Telescope” perchè ha una dinamica molto interessante. All'inizio suono il pianoforte; quando entrano Brock e Adam io passo al basso. Il finale della canzone è molto diverso dall’inizio ed è davvero potente. Quindi, le dinamiche di quella canzone sono divertenti da suonare.
Ci sono altre canzoni che amo, ma direi che questa è la mia preferita!



A&B - A che età hai iniziato a suonare? E perché ti piace lo strumento che hai scelto?

RDC -
Mia mamma  mi ha costretto a studiare pianoforte all'età di sei anni. Ho preso lezioni da questa signora polacca, che mi chiedo se insegni ancora... sarebbe divertente parlarci. Alla fine mi è piaciuto così tanto che ho iniziato a suonare senza esercitarmi. Ho notato che riuscivo a suonare ad orecchio le canzoni che sentivo. È così che è iniziata la mia passione per la musica.
Sono davvero felice di aver iniziato con il piano, perché è una buona base per passare poi ad altri strumenti. Se iniziassi ora a studiare musica, probabilmente non sceglierei il piano, ma qualcosa di più figo, tipo la chitarra. Ma il pianoforte è stato sicuramente una grande base per imparare.


A&B - Dove vi piace esibirvi?

RDC
- Proprio di recente siamo stati a Mosca ed è stato incredibile. La Russia ci ha veramente impressionati. I fan ci hanno davvero sorpreso, c'era gente che ci aspettava fuori da ore. Ci siamo incontrati più volte con un gruppo di ragazze che conoscevano molto bene la nostra musica.  L'accoglienza della Russia è stata pazzesca... questo muro di persone che cantava. Direi che è uno dei luoghi più fighi dove abbiamo suonato. Un anno fa abbiamo fatto alcuni festival negli Stati Uniti, tipo Rock on the Range, Ft.Rock, e Welcome to Rockville. È stato pazzesco suonare davanti a ventimila persone! Ora abbiamo fan in tutto il mondo!

A&B - Hai lavorato con Dustin nei Downplay prima che la Starset Society vi contattasse. Come vi siete conosciuti?

RDC -
Conosco Dustin da dieci anni. Ci stavo pensando giusto l’altro giorno. Entrambi siamo andati all’Università dell’Ohio. Una sera io e mio fratello siamo andati in un bar dove suonava Dustin con i Downplay. All’epoca non ci conoscevamo. Ho parlato con il bassista e un po' con Dustin; ho comprato loro una birra durante la pausa, complimentandomi.  Mi piace la musica, era da un po’ che non andavo ad ascoltare un live. Dopo quella notte non ho parlato con Dustin, ma ho fatto amicizia con il bassista del suo gruppo. Sono andato poi a molti dei loro concerti e quando Chad, il loro bassista, ha lasciato la band, ho preso il suo posto. Così ho cominciato a fare amicizia con Dustin e ora suoniamo insieme negli Starset!



A&B - Chi sono i tuoi bassisti preferiti?

RDC - Posso nominare un intero elenco.  Amo i Korn, quindi amo Philly. Lui è un musicista incredibile, uno dei più amati. Parlando di influenze musicali, io e Dustin ascoltiamo i Type O Negative: Peter Steele è un uomo gigante e quando suona il basso sembra che suoni una chitarra.
Pensando ad altri ci sarebbero Geddy Lee. Amo Rush e amo Geddy. I Red Hot Chili Peppers. Flea. Non si può negare il suo talento: è sorprendente! Nel nostro gruppo le nostre influenze sono varie, ascoltiamo anche i Deftones e i 30 Seconds To Mars.


A&B - È stupefacente come voi ragazzi coordiniate sempre tutto e che il sound risulti così spettacolare.

RDC - Sì, fare le tracce è sicuramente un'arte. Poi tutto l'insieme è studiato e provato tantissimo.

A&B - Dustin scrive tutta la musica così come i testi?

RDC -
O si! Tutto ciò che, è ovviamente influenzato dalla Starset Society, lui è in grado di sottolineare compreso i temi e il marchio Starset, diciamo... di cosa si tratta. Lui è una parte integrante di tutto ciò, dalle canzoni al valore sonoro.
(Il gruppo Starset pare faccia parte della Starset Society, un ente che vuole diffondere conoscenze politiche e scientifiche presenti nei Transmissions, NDR)


A&B - C'è qualcos'altro che desideri aggiungere?

RDC
- Sono sicuro che i Messengers [il nome con cui vengono chiamati i fan di Starset] sanno che stiamo lavorando sul secondo album. Non posso rivelare molto, ma so che dovrebbe uscire in autunno. Speriamo di organizzare un tour poi nel 2017. Vogliamo vedere tutti! Siamo davvero entusiasti del secondo album, non solo per quanto riguarda la musica ma anche il valore di questo progetto. Tutto quello che seguirà poi sarà grandioso, dalla produzione dei video a molto altro.
Aspettatevi un cambiamento. Aspettatevi Starset ma con una marcia in più rispetto a prima.

Traduzione: Kaya Lacki

Testo iniziale: Kaya Lacki

L'articolo in russohttp://rockcult.ru/intervyu-ron-dechant-v-rossii-lyudi-prosto-peli-chut-li-ne-vse-pogolovno

Informazioni sulla fonte della foto:   http://uwire.com/2015/05/06/carolina-rebellion-2015-review-the-biggest-ever-this-past-weekend-the-fifth-annual-monster-energy-carolina-rebellion-took-place-at-the-rock-city-campgrounds-at-charlotte-motor-speedway/

Link per poter ascoltare l'intervista (in inglese) nel podcasthttps://soundcloud.com/starset_messengers/transmission-5-special-edition

Fan club ufficiale di Facebookhttps://www.facebook.com/groups/AgainstTheFEC/

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