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Alberto Rubatti (in arte Albo) è uno dei tanti giovani musicisti che ha deciso di uscire dall’età dei silenzi, e lo ha fatto col suo primo CD dove impasta la sua storia, la sua testa e i suoi sogni.
Un' album dove tutto è coordinato per creare un’ atmosfera e un brend d’invenzione, nel senso più etimologico della parola.
En Plein Air è una raccolta di otto brani di una certa eterogeneità stilistica.
Si colgono nervature country che poi si colorano di rock e di virtuosismo non codificabile, poiché originale. Se vogliamo scomodare qualche nome, possiamo citare qualche buon epigono della tradizione country-rock-fusion, Albert Lee, Gary Moore e Steve Vai, per tacer d’altri.
Ma c’è anche un oltre nella proposta musicale di Albo, è lo noti nel brio e nel twang che vengono fuori dal suo chitarrismo, sciolto, pieno di cromature timbriche, personale e intenzionale. Ne risultano brani strumentali come
"Samantha",
"Indietro",
"Gargamella", costruiti su piattaforme armoniche che lasciano spazio ad inserzioni improvvisative fortemente suggestive. Il brano
"Country" è un omaggio alla tradizione country-bluegrass: una stratocaster speedy e fulmicotomica, vero surrogato di un winchester, ci conduce verso nuove frontiere e nuovi varchi.
La performance di
Alberto risulta scattosa, ostinata e credo ribelle. Forse il musicista suona con in mente praterie dove i sogni di fuga scavano i loro percorsi, tra le spigolosità nette dei canyon e la brilla pensosità di un Willy Il Coyote. Nel brano
"Abbiente" si colgono elementi crudi di dialogo a tre, una ragazza e due ragazzi che se la contendono. E’ tutto un parapiglia di invettive, strabotti rappeggianti, frammenti di cantato schizzati in moduli e antifone. Le voci si rifrangono l’una sull’altra e ognuna ti colpisce per la scia di nichilismo e misoginia che si porta appresso. Voci maschili e voci femminili, tutti che rivendicano la propria vita come unica condizione per andare avanti senza il peso di pensieri troppo pesanti e vecchi di ideologia. L’importante è andare avanti insieme, maschi e femmine, anche tra invettive e scazzo, purché ci sia una piccola capacità sentimentale e la solida consapevolezza circa l’intrascendenza della vagina.
95/100
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Alberto "Albo" Rubatti: Chitarre, voce e lapsteel Vito Guerrieri: Batteria Emanuaele Pavone: Basso Daniel Bestonzo: Piano e synth Gianluca Taglierino: Scratcher
Anno: 2012 Label: Autoprodotto Genere: Rock/Country/Fusion
Tracklist: 01. En plein air 02. Abbiente 03. Samantha 04. Indietro 05. Gargamella 06. Country 07. Non so cosa fare 08. San Salvario
   
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