Scritto da Mauro “Eldabih” e Mary Domenica 20 Febbraio 2011 17:34 Letto : 1774 volte
Il CD è composto da 10 brani nei quali ritroviamo forti richiami della vecchia scuola nu-metal anni ’90 e qualche pizzico di alternative metal più attuale. Infatti le influenze della band provengono sicuramente da i grandi gruppi del periodo come System of a Down, Slipknot, Korn e Deftones, Il gruppo riesce comunque a fondere tutte le caratteristiche positive dei vari generi di riferimento: troviamo infatti parti groovose, riff ostinati, alternanza tra growl e parlato, ma anche porzioni di brani più distese e ritornelli orecchiabili. Il richiamo ai vecchi stili, seppur riconoscibile in molte sezioni, risulta reggere alla prova del tempo, e l’evoluzione di un genere facilmente clonabile risulta gradevolmente riuscita. Già dall'ottima opening - track “Bad Boy” vengono poste le premesse che faranno da perno a gran parte del disco. Un voicing inferocito alla Corey Taylor procede in maniera nervosa lungo tutti i brani, accompagnato da una possente sezione ritmica e da riff martellanti, semplici ma efficaci, che non perdono mai occasione di esprimere una certa sofferenza: l'intero lavoro risulterà pregno proprio di quella rabbia che viene posta in primo piano dalla band. Un momento di stacco lo troviamo con “Someone”, e “Z.B.T.A.R.”, rispettivamente quarta e sesta traccia del disco: abbiamo semi ballate dai ritmi più lenti accompagnati da chitarre più rilassate, dove ritornelli melodici piuttosto lamentosi si accavallano ad un growl solenne ed incattivito, il tutto sembra voler esprimere un certo dualismo interiore all'interno del quale si susseguono attimi di afflizione a esplosioni di rancore e frustrazione. Hemophilia prosegue su questi binari per tutta la sua durata e malgrado non apporti nulla di veramente nuovo alle sonorità dalle quali attinge a piene mani, dimostra come sia ancora possibile sfornare musica d'impatto e molto coinvolgente attenendosi a un genere che sembra sempre aver detto tutto quello che aveva da dire. Gli Static Pain hanno sicuramente ancora della strada da fare, ma nonostante ciò al loro secondo lavoro si sono dimostrati all’altezza di esprimere la loro musica in modo diretto e convincente. Consigliato a chi proprio non riesce a scardinarsi dai vecchi anni '90. 70/100
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Danilo "Nilo": Batteria Anno: 2010 |