Scritto da Marco Filipponi, Gianluca Renoffio Mercoledì 15 Febbraio 2023 10:30 Letto : 922 volte
Dalle quattro porte, che costituiscono la scenografia insieme a due rampe di scale e un grande divano centrale che accumuna le due vite, entrano ed escono a ripetizione, insieme a Giulia e Stella, mariti inconsapevoli, giornalisti, vicini di casa e forze dell’ordine, tutti indaffarati a rendere sempre più esilarante ed equivoca la commedia degli equivoci riproposta al femminile da Chiara Noschese dal testo di Ray Cooney del 1984; per questa volta, i signori uomini si accomodano a venire travolti dagli eventi, aggrappandosi, con sempre minore convinzione, al ruolo coniugale che l’impetuosa Giulia gli ha riservato nell’esatta misura del cinquanta per cento. ![]() Il ritmo è sempre molto alto, grazie all’alternarsi dei personaggi intorno al divano, alle porte che si aprono e si chiudono e ai telefoni che squillano; e il pubblico si diverte, ride del crescente imbarazzo di Giulia e dei cambi di ruolo di Stella, prima vicina confidente poi contadina, allevatrice di vacche, coltivatrice di cetrioli e patate di Tagliacozzo, infine segreta amante, tutto per provare ad arginare la falla nel muro di segreti e bugie che unisce le due vite di Giulia, da piazza Risorgimento a piazza Irnerio, due piazze e due vite distanti quattro minuti di taxi. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 14 febbraio 2023. |
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