Around Zabriskie Point
Roma, Auditorium Parco della Musica, 2 aprile 2025

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Si è tenuta, in una sala Teatro Borgna pienissima, la performance del progetto Around Zabriskie Point, durante la quale è stato proiettato un documento inedito realizzato da Michelangelo Antonioni e dalla sua troupe sul set del celebre film del 1970.

Zabriskie Point è stato il primo film americano del celebre regista ambientato nell'universo della contestazione giovanile della fine degli anni '60, fra opposizione alla guerra del Vietnam e rivolta sociale.
La colonna sonora originale, in un primo tempo, venne affidata ai Pink Floyd reduci della pubblicazione di A Saucerful of Secrets che registrarono molto materiale a Roma in presenza del maestro Antonioni che ne utilizzò soltanto una parte.
Tra i brani inutilizzati c'era anche una versione embrionale della celebre Us and Them tuttavia nel soundtrack finale vennero utilizzate musiche delle maggiori band psichedeliche del tempo come i Grateful Dead e i Kaleidoscope, ma alcuni dei momenti più suggestivi, come la scena dell'esplosione finale furono comunque commentate dalle musiche dei Pink Floyd più sperimentali e stranianti.
Dopo oltre cinquant'anni del materiale in super 8 a colori è stato rinvenuto dalla vedova del grande maestro, Enrica Fico Antonioni, anch'essa attrice e regista, ed è stato restaurato e montato restituendo a tutti gli appassionati dei momenti inediti del lavoro di Antonioni, compresi dei sopralluoghi che, nel modo di ripresa, rivelano lo sguardo stilistico del regista.

Il filmato, privo in origine di audio, è stato proposto con il commento sonoro originale del gruppo Interstellar Underground, composto dal bassista e vocalist Mauro Tiberi, dalla batterista Sara Mandile, dal tastierista Gianluca Bacconi, dal chitarrista e produttore di musica elettronica Alex Marenga e dalla stessa Enrica Fico Antonioni immersa nella lettura di alcuni testi inerenti il film e la sua esperienza di vita con il grande regista.
La musica originale, ispirata al sound psichedelico e sperimentale dei primissimi Pink Floyd, si è dimostrata all'altezza della rievocazione seppur rivista in un'ottica contemporanea.
Lo spoken di Enrica Fico, a tratti malinconico e nostalgico in altri momenti energico e appassionato, ha trovato la giusta sinergia con il commento sonoro della band.
Interstellar Underground ha proposto una performance di oltre un'ora nella quale si sono alternati momenti astratti e sognanti, tipici delle atmosfere della psichedelia, a sferzate più energiche all'interno di un flusso sonoro ininterrotto incentrato sia sulla strutturazione formale che su momenti di improvvisazione collettiva.
Il gruppo ha voluto recuperare quello spirito che emerge in lavori come il disco live di Ummagumma (1969) in cui i Pink Floyd, come del resto era costume di altre band del periodo, pur partendo da alcuni elementi compositivi, sviluppavano i brani attraverso lunghe improvvisazioni collettive, un modello di lavoro abbandonato dagli stessi Floyd dopo il grande successo commerciale di The Dark Side of The Moon.
Ma la formula si è rivelata vincente permettendo una continua interazione fra lo spoken di Enrica Fico Antonioni e la musica dando dinamicità al complesso della performance.
Il pubblico che gremiva la Sala Teatro Borgna ha apprezzato il progetto artistico acclamando i musicisti e la performer a fine spettacolo con un lungo grande applauso.
Auspichiamo che la grande cultura italiana possa continuare ad essere rievocata e apprezzata dalle nuove generazioni anche attraverso eventi come questo dove si incontrano storia e modernità.

 


Enrica Fico Antonioni: voce, spoken
Mauro Tiberi: Basso, voce
Sara Mandile: Batteria
Gianluca Bacconi: Tastiere
Alex Marenga: Chitarra, sintetizzatori

Data: 02/04/2025
Luogo: Roma - Auditorium Parco della Musica
Genere: Rock psichedelico, alternative rock

 

 


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