Scritto da Elisa Calcamo Sabato 29 Luglio 2017 16:20 Letto : 1716 volte
L’album, omonimo, è sicuramente il risultato di una profonda esperienza musicale acquisita negli anni e mostra un’evidente appartenenza a generi quali l’hard rock e l’heavy metal. Il sound di questo album, infatti, mi ha ricordato svariati gruppi musicali che negli anni '80 calcavano la citata scena hard and heavy. Traccia per traccia si possono riconoscere vari tipi di sonorità, dal graffiante ma leggero approccio a Guns N’ Roses e Motley Crue, alle cavalcate tipiche degli Iron Maiden. Si passa dai richiami palesi ai Metallica alle grevi profondità dei Black Sabbath, rievocando il grezzo e violento metal dei Motörhead per arrivare ai più complessi Deep Purple. Dodici tracce di impeccabile fattura tecnica anche se talvolta carenti di una marcata identità musicale . I brani, idi fatto, sono molto orecchiabili e alcuni riff mi sono rimasti impressi, pur nella difficoltà di captare delle sonorità originali che possano rappresentare un “marchio di fabbrica” originale e personale. Ottimo inizio, in conclusione, che si auspica foriero di miglioramenti, certamente conseguibili con l'applicazione costante e l'acquisizione di maggiore esperienza. Anno: 2017 Label: Andromedarelix Genere: heavy metal/hard rock Tracklist: 01. Hypnos 02. Sex Garden 03. Ectoplasm 04. Here Came the Medicine Man 05. Rollin' Thunder 06. Vacuum Dreamer 07. Welcome to the Circus Nebula 08. 2 Loud 4 the Crowd 09. Electric Twilight 10. Head Down 11. Mr. Pennywise 12. Spleen Line up: Marco Bonavita: voce Alex Celli: chitarre Frank Leon: basso Bobby Joker: batteria Michele Gavelli: tastiere
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