
Doppia recensione a cura di Bartolomeo Varchetta e Luca Driol
Rece a cura di Bartolomeo Varchetta
Seconda incisione per il tastierista siciliano, oramai lanciatosi senza freni nel settore del metal epico/sinfonico, ispirato questa volta al mondo dei fumetti nipponico “manga” ed “anime”, dedicato a “Hokuto no Ken” ad opera di Tetsuo Hara e Buronson. Dodici tracce per la durata complessiva di quasi settanta minuti, nei quali è evidente ed apprezzabile lo sforzo compositivo dell’artista, coadiuvato nelle esecuzioni da uno stuolo lunghissimo di musicisti. I brani sono ben strutturati ed eseguiti se non fosse per un aspetto che pregiudica tutto lo sforzo profuso: l’altalenante e discutibile qualità audio. Una occasione sprecata, quindi, a fronte di un impegno musicale che avrebbe meritato sicuramente maggiore attenzione in fase di produzione. Il suono è ovattato e impastato e il risultato finale ne risulta notevolmente compromesso, riguardo tutte le frequenze e tutti gli apporti strumentali e vocali, che non godono della giusta e meritata valorizzazione, e che anzi spesso si danneggiano a vicenda negli intrecci melodici più concitati. Opera quindi che a mio avviso avrebbe potuto, senza ombra di dubbio, giovare di un giudizio molto positivo, a fronte di una migliore resa sonora. L’appuntamento è quindi rimandato ai successivi due capitoli della trilogia della quale, come indicato dallo stesso Gabriels, Fist Of the Seven Stars, Act1 - Fist of Steel, rappresenta il primo step.
Rece a cura di Luca Driol
Nuova prova discografica per l’ambizioso tastierista Gabriels (al secolo Gabriele Crisafulli) che qui affronta un concept sulla saga dell’anime giapponese “Ken il Guerriero”, successivamente protagonista di un cartone animato di successo anche in Italia. Musicalmente si tratta di un’opera-rock che ingloba elementi power-metal, prog-metal e hard-rock, un po’ sullo stile di musicisti quali Lucassen, Kotzev e Sammett, con richiami in primis a Malmsteen, ma pure a band come Stratovarius e Rhapsody. Il tastierista, per questo primo atto dell’opera, ha collaborato con un buon numero di musicisti più o meno noti del panorama hard & heavy italiano e non: vi sono ben cinque cantanti che interpretano i personaggi dell’anime in questione e, tra questi, il valente Wild Steel (losco figuro mascherato à la Crimson Glory), presta la voce al protagonista, mentre a Ida Elena De Razza è affidato il compito di impersonare Julia, compagna di Ken (il guerriero, non il fidanzato di Barbie). La band riesce a produrre piacevoli brani, tra veloci scorribande di power sinfonico, “She’s Mine” e “Black Gate”, brani di robusto e melodico hard-rock, “Fist Of Steel" e “Seven Stars” ed epiche e suggestive ballate quali “Brake Me” e “Revenge Invain”, il tutto condito dalle tastiere del leader e dalle chitarre dei numerosi ospiti presenti. L’unico neo che ci sentiamo di sottolineare è una produzione cupa che soffoca un po’ tutti i brani e non si addice ad un genere che dovrebbe privilegiare suoni cangianti; sperando che il prossimo atto goda di un miglioramento in questo senso, l’album in questione è sicuramente un buon lavoro di metal sinfonico, magniloquente e coinvolgente.
Nazione: Italia Anno: 2016 Label: Diamonds Prod. Genere: Progressive-metal
Tracklist: 01. Fist of Steel 02. She's Mine 03. Mistake 04. Seven Stars 05. A New Beginning 06. Break Me 07. My Advance 08. To Love, Ever Invain 09. Sacrifice 10. Black Gate 11. Revenge Invain 12. Decide Your Destiny
Band: Gabriels: Keyboards, backing Vocals Wild Steel: Vocals Dario Grillo: Vocals Marius Danielsen: Vocals Ida Elena De Razza: Vocals Davide Dell'Orto: Vocals Iliour Griften: backing Vocals Glauber Oliveira: Guitars Stefano Calvagno: Guitars Giovanni Tommasucci: Guitars Francesco Ivan Sante’ Dall’O: Guitars Angelo Mazzeo: Guitars Tommy Vitaly: Guitars Dino Fiorenza: Bass Christian Cosentino: Bass Simone Alberti: Drums Andrea "Tower" Torricini: Bass, Guitars Davide Perruzza: Guitars
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