Il lavoro si apre con l'energia acustica e vocale di "Olio", seguita sulla stessa linea di intensità da "Chi non muore si risiede". 
Poi la struggente ballata "Mammarò" che racconta con forza una figura decadente, crepuscolare di donna e il racconto di una partita di calcio truccata dal punto di vista di un protagonista negativo ne "Il tango del portiere".
Con "L'umile" si aggancia l'inquietudine di chi è giovane e incastrato nel tunnel di un accesso al limite dell'impossibile al mondo del lavoro, se non tramite il compromesso e l'auto-frustrazione. Una virata noir nel suono e nelle parole della breve "La canzone della luna". Quindi un'inaspettata incursione nel blues con "L'uomo d'acqua dolce" e "Identikit". Il famoso ed oscuro omicidio-suicidio al caffé ispira la composizione asimmetrica di "Sindona". E di nuovo atmosfere rarefatte e cupe nella bellissima "La regina che non dorme". Chiude il quasi country de "La postale".

È di certo un album sorprendente, questo d'esordio dei Malamadre. Intanto induce alla comprensione dei testi, volutamente asistematici. Affascina inoltre l'uso zero (o se non zero, comunque molto molto ridotto) di distorsore per chitarra e la ricerca, pur nei diversi stili, di un ritmo non scontato. Non è facile inquadrare un vero genere di riferimento, ma il carattere non manca.
Particolare cura, come è quasi ovvio attendersi da un collettivo di fumettisti, nella copertina in cui figurano sul frontespizio una sorta di mostro nell'ombra che brandisce una chitarra distrutta, all'interno una brevissima striscia di humour nero e sul retro il ritratto schematizzato del grande vecchio della politica nostrana.

Voto: 75/100

Nicholas Di Valerio: Voce, chitarra, piano, composizione
Mariano Pavone: Basso
Luca "Bonzo" Belisario: Batteria

Anno: 2014
Label: Beta Produzioni
Genere: Rock

Tracklist:
01. Olio
02. Chi muore non si risiede
03. Mammarò
04. Il tango del portiere
05. L'umile
06. La canzone della luna
07. L'uomo d'acqua dolce
08. Identikit
09. Sindona
10. La regina che non dorme
11. La postale