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I
Neverdream sono una band romana che nasce nel 2004. Propongono un prog metal dalle sonorità molto introspettive e a tratti dark.
Il 2006 ha visto l’uscita del loro primo album: “
Chemical Faite”, lavoro che ho già avuto modo di ascoltare, attratto dal fatto che fosse un concept che racconta la storia di Cristian F.
Evidentemente i
Neverdream si trovano a proprio agio lavorando ad album che abbiano un filo conduttore, dato che anche il loro nuovo lavoro racconta una storia: la tristemente nota tragedia di Chernobyl del 1986, causata dall’esplosione di un reattore nucleare, che creò danni e ripercussioni che ancora oggi lasciano il loro segno.
L’album è diviso in due sezioni. La prima tratta la tragedia dal punto di vista delle “vittime”: i soccorritori, gli abitanti, madre natura. La seconda parte parla della crisi di un soldato comunista russo che è stato fedele alla sua patria durante la guerra fredda e che vede sfumare tutto il suo ardore patriottico quando sua moglie muore dopo l’esplosione nucleare di Chernobyl. La sua storia termina con il suicidio.
Un album che a primo ascolto non mi ha entusiasmato più di tanto, essendo influenzato anche dalle pesanti atmosfere, quasi sempre drammatiche e introspettive anche nei momenti più melodici.
Con l’aumentare degli ascolti, però, il lavoro si lascia apprezzare sempre di più, soprattutto quando si riesce ad entrare in sintonia con l’atmosfera creata e con le tematiche trattate, anche a costo di sentirsi non proprio “sollevati” nell’animo. Tematiche molto dure e tristi, la scelta è stata questa, e il lavoro non poteva essere diverso da come è stato costruito. La band ha certamente ottime doti tecniche.
Gradevolissimi gli inserti del tastierista che per tutto il cd fa un ottimo lavoro di arrangiamento che giudico preziosissimo. La voce del cantante è abbastanza coinvolgente, ma col procedere del lavoro si sente la mancanza di una maggiore aggressività, attribuibile all’uso di falsetti e di un registro vocale di media estensione. Buoni gli inserti solistici di chitarra e tastiera, che, bisogna dire, sono però piuttosto rari: peculiarità piuttosto strana visto il genere proposto.
“
Souls” è un ottimo lavoro, con una buona personalità, che, ovviamente, non disdegna qualche ammissibile influenza o assonanza con band più note. La registrazione è di buon livello, anche se la voce è un po’ bassa nel mix.
In definitiva, è un album che consiglio agli amanti del genere che non cercano necessariamente il riff da headbanging o solistiche a 140bpm, e che soprattutto sappiano soffermarsi maggiormente sulla sostanza, più che sulla forma: i brani hanno infatti il pregio di non lasciarsi mai andare a virtuosismi fine a se stessi.
70/100
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Giuseppe Marinelli: Chitarra Giorgio Massimi: Voce Mauro Neri: Tastiere Gabriele Palmeri: Batteria Federico Criscimanni: Basso Fabrizio Dottori: Sax, programming
Anno: 2008 Label: Nightmare records Genere: Prog Metal
Tracklist: 01. Silence 02. Burning The Hopes 03. Victims 04. Across The Tears 05. Looking The Lies 06. Waterfall 07. City Of Ghosts 08. Souls
   

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