Scritto da Giulio Eusebi Mercoledì 08 Aprile 2009 22:10 Letto : 1942 volte
Questo album è molto aggressivo partendo dai testi, duri e scuri, passando per la micidiale voce di Fabio Melis, fino ad arrivare alla buona composizione dei brani che non risultano mai scontati o noiosi. Penso sia questo un punto di forza di questa band che ha molto chiaro in mente quello che vuole esprimere, sapendolo suonare ed esprimendo tutta la tecnica di cui dispone, in altre parole non è un gruppo che si risparmia e che non risparmia niente all'ascoltatore. Un lavoro coerente e pulito, non ci sono fronzoli manieristici come l'aggiunta di tastiere o effetti sfavillanti agli strumenti, solo due chitarre, un basso, una batteria e una voce che spingono tutti nella stessa direzione, evviva!. L'unico momento di respiro che concede quest'album è la linea melodica di “I'm nothing”, che viene proposta prima come intermezzo musicale e poi sviluppata nell'ultimo brano che porta lo stesso nome. Per quelli che hanno voglia di ascoltare un disco che trasuda cattiveria, consiglio di sentire questo dei Deviant Cult e mi permetto di suggerire l'ascolto dei brani: “Burning the flag”, “I'm nothing” e “The fallen”. 70/100
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Fabio Melis: Voce Anno: 2007 Sul web: |